Carl Gustav Jung nasce a Kesswil, nel Canton Turgovia (Svizzera), il 26 luglio 1875. Psichiatra, psicanalista e filosofo, è uno degli intellettuali più importanti ed influenti del ‘900. In un primo periodo è molto vicino al pensiero di Sigmund Freud: tuttavia, a partire dal 1912, a seguito della pubblicazione de La libido: simboli e trasformazioni, Jung se ne discosta in maniera sostanziale.
Figlio di un pastore protestante, Jung si trasferisce con la famiglia prima a Sciaffusa nel 1879, e successivamente nei pressi di Basilea. Durante gli anni del liceo scopre la filosofia e lo spiritualismo: legge molto, dalla letteratura alla filosofia, si appassiona a Goethe, Kant, Schopenhauer e Nietzsche. Si iscrive all’Università di Basilea nel 1895 e si laurea in Medicina e Chirurgia nel 1900. Appena laureato inizia a lavorare preso l’istituto psichiatrico di Zurigo. Nella città elvetica svolge successivamente l’attività di libero docente, dal 1905 al 1913.
Nel 1907 avviene il primo incontro con Sigmund Freud, a Vienna. Nel 1910, Jung diventa presidente dell’Associazione psicoanalitica internazionale: è una sorta di investitura al ruolo di successore di Freud alla guida del movimento psicoanalitico. Tuttavia l’allontanamento di Jung avviene di lì a poco. Già un anno prima vi erano stati momenti di incomprensione. Durante un viaggio in nave, chiamati negli Stati Uniti per un ciclo di conferenze, analizzano l’uno i sogni dell’altro. Jung capisce che Freud gli sta nascondendo qualcosa, alcuni particolari della propria vita necessari ad una corretta analisi. Da questo momento Jung inizia a mettere in discussione la stima e l’ammirazione per Sigmund.
La separazione crea diversi problemi a Jung, che deve affrontare una severa crisi nervosa. Inizia però a crearsi una sorta di cerchia, un gruppo di studenti e di pazienti, più o meno famosi, ma anche veri e propri mecenati, come Edith Rockfeller McCormick, che lo finanzia e lo aiuta a sviluppare la propria scuola. Nel 1917 pubblica La psicologia dei processi inconsci, mentre nel 1921 è la volta di Tipi psicologici, probabilmente la sua opera più importante. È del 1928 L’io e l’inconscio. Dal 1933 è professore di Psicologia presso il Politecnico di Zurigo, incarico che mantiene fino al 1941, quando si trasferisce a Basilea.
Nei prima anni Trenta, con l’avvento del nazismo, viene accusato di essere un simpatizzante del Terzo Reich. In realtà la sua “colpa” è quella di presiedere la Società Internazionale di Psicoterapia, nata dopo lo scioglimento dell’Associazione tedesca di psicoterapia, nella quale lavoravano molti studiosi di origine ebrea. Tra gli ultimi lavori di Jung si segnalano Psicologia e alchimia, del 1944, e La psicologia del transfert, pubblicato nel 1946.
Nel 1948 viene fondato a Zurigo il Carl Gustav Jung Institut: si tratta di un istituto di ricerca ed insegnamento della psicologia analitica, inizialmente presieduto dallo stesso Jung. Dopo una malattia di natura cardiovascolare, Carl Gustav Jung muore il 6 giugno del 1961 a Küsnacht, sul lago di Zurigo.