“Certe macchie ben si possono grattare ma non togliere” è un popolare proverbio che parla di come affrontare le situazioni della vita: nel corso di un’esistenza, succedono cose a cui è difficile porre rimedio e nonostante gli sforzi, sarà sempre difficile, se non impossibile, trovare una soluzione.
La spiegazione del proverbio
Il proverbio “Certe macchie ben si possono grattare ma non togliere” utilizza una metafora, quella della macchia su un vestito, per parlare di quanto un essere umano possa sentirsi impotente di fronte a determinati fatti della vita. Questa espressione parte dal presupposto che non tutte le macchie sono uguali: alcune possono essere tolte lavando semplicemente il vestito, altre, invece, pur grattando a fondo, sono capaci di intaccare la stoffa a tal punto da non andarsene mai via.
Tale principio può essere utilizzato per diverse situazioni che sopraggiungono nel corso di un’intera esistenza. Il proverbio vale, per esempio, per la perdita di un caro che genera un grande e profondo sconforto. Quando muore un parente, un amico o una persona con la quale esisteva un forte legame, è difficile superare la perdita: anche con il passare del tempo, il senso di smarrimento è tale da non andare mai via. In questo caso, si può provare a “grattare” per mandare via quella sensazione, ma esistono alcuni traumi desinati a durare per sempre.
La metafora delle macchie indelebili può servire per indicare anche un senso di colpa. Dopo aver compiuto un’azione malvagia o aver commesso un torto nei confronti di un’altra persona, subentra un rimorso causato dalla coscienza che può durare a lungo se non per sempre. Allo stesso modo, quando uno compie un reato, quella macchia agli occhi degli altri può diventare indelebile: anche provando a fare di tutto per rimediare, chi ha compiuto il reato rischia di essere “etichettato” e considerato sempre un criminale a causa del suo gesto.
Proverbi simili e collegati
All’interno dello straordinario universo dei proverbi, ce ne sono tanti che trattano i temi di “Certe macchie ben si possono grattare ma non togliere” come gli errori, il giudizio del prossimo e la diffidenza e altri che sono in qualche modo collegati. Sul tema degli errori si possono citare, per esempio, “L’errore è umano, il perdono è divino”, mentre sul fronte della diffidenza ci sono modi di dire famosi come “Chi è in difetto, è in sospetto” e “Chi pensa male sbaglia ma spesso ci indovina”. Parlano delle macchie, inoltre, proverbi molto famosi del calibro di “Sulla pelle della serpe nessuno guarda alle macchie” e “Di giorno si vedono le macchie“.
Significato
Il proverbio rappresenta una grande e importante lezione di vita. L'esistenza può essere influenzata da una serie di eventi o fatti in grado di entrare per sempre nell'animo di una persona e restare lì a lungo se non per sempre: alcune macchie, traumi o colpe sono talmente profonde che diventano impossibili da rimuovere, anche grattando.
Origine
L'origine del proverbio che recita "Certe macchie ben si possono grattare ma non togliere" non è conosciuta: pure essendo molto diffuso non è possibile risalire al periodo storico in cui è iniziato a circolare questo antico e famoso modo di dire che fa riflettere sul valore delle proprie azioni nel corso della vita.