La grafia corretta è peronospora, con una o tra la ultima p e la ultima r della parola. La versione con la e, peronospera, è da considerarsi errore. Per evitare di sbagliare conviene avere ben chiaro il significato di questo termine e la sua origine; solo in questo modo si memorizzerà senza problemi il giusto modo di scrivere.
La peronospora è un nome generico utilizzato per identificare diverse malattie di piante come la vite, la patata, i pomodori – ma anche l’insalata, la barbabietola, le cipolle, le cucurbitacee, la canapa e altre – provocate da funghi che generano una specie di muffa dal colore grigio o biancastro che si deposita sulle foglie; questi miceli pulverulenti sono dati dai rametti conidiofori che in genere fuoriescono dagli stomi a ciuffetti. Allo stesso tempo, il sostantivo si riferisce a microscopici funghi parassiti responsabili dell’omonima malattia.
Di per sé il significato della parola peronospora è esplicitato dal termine stesso. Vediamo infatti che il lemma è composto da due vocaboli: peron, dal greco perónē che indica la papilla all’apice delle spore, e sporá, che si riferisce appunto alla spora.
Ricordare l’etimologia è quindi la miglior strategia per scrivere peronospora senza commettere errori, inserendo sempre la o e non la e tra la p e la r finali.
Esempio 1: La peronospora della patata è giunta in Europa a seguito dell’esportazione del tubero dall’America
Esempio 2: Tutti i pomodori che avevo si sono induriti e hanno iniziato a seccare perché le piante sono state attaccate dalla peronospora
Esempio 3: Spero i sali di rame non favoriscano la peronospora quest’anno