Gatto nella fredda neve di gennaio Fonte foto: 123RF
Proverbi

Gennaio dei gatti, febbraio dei matti

Molti detti della saggezza popolare hanno a che fare con il passare dei mesi e delle stagioni, e usano delle metafore per parlare dei loro cambiamenti

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Ci sono proverbi che, attraverso l’uso di metafore, aiutano a ricordare avvenimenti, festività, riti e usanze legati a un determinato periodo dell’anno. In epoche più remote e nelle società rurali, infatti, la popolazione non sapeva leggere né scrivere, figursi leggere correttamente il calendario. Per questo ci si aiutava attraverso filastrocche e rime popolari, canzoni, detti e frasi che sono arrivati fino a noi. È il caso di “Gennaio dei gatti, febbraio dei matti“, che spiega proprio ciò che avviene nei primi due mesi dell’anno.

Il significato di questo proverbio

Si dice “Gennaio dei gatti, febbraio dei matti” perché in Italia, in particolare nelle più calde regioni del Sud, le gatte entrano in calore in genere a gennaio dopo una lunga pausa che può andare da fine settembre. Non è raro dunque iniziare a sentire miagolii molesti sotto la finestra nel mese più freddo dell’anno, potrebbero essere i felini del quartiere che corteggiano le loro amate. Non in tutte le zone del nostro Paese però si segue questo calendario, e infatti nelle regioni meridionali si usano altre formule.

Il proverbio “Ogni gatta ha il suo gennaio“, riferito proprio al periodo in cui le micie entrano in calore, diventa “Ogni gatta ha il suo febbraio” al Nord, dove la sopravvivenza dei gattini verrebbe messa a rischio prima dei mesi caldi. La gestazione dei gatti dura infatti circa due mesi, e dunque i piccoli concepiti a gennaio nasceranno verso fine marzo, e quelli concepiti a febbraio il mese successivo, ad aprile, quando anche nel Meridione si può godere di giornate pià calde.

E allora perché febbraio dovrebbe essere dei matti? Sono due le ipotesi per spiegare il finale di questo detto. Da una parte ci potrebbe essere il Carnevale, festa folle, sia per i comportamenti esagerati che si tengono durante le parate e le feste in maschera, sia per il suo carattere mobile. La sua data infatti non è mai certa e deve essere calcolata in base alla Pasqua. Ma “Gennaio dei gatti, febbraio dei matti” potrebbe anche riferirsi al tempo ballerino di febbraio, che conduce verso il proverbiale “Marzo pazzerello, guarda il sole e prendi l’ombrello“.

Altri significati del proverbio

Come già detto, esistono tantissimi proverbi della tradizione popolare che rilevano particolari usanze, tradizioni o avvenimenti che ciclicamente si presentano ogni anno. Ad esempio il 24 febbraio, “A san Mattia, la neve va via“. E ancora, sempre in riferimento al meteo folle, “Marzo non ha un dì come l’altro“. Conoscevate invece “Quando fiocca a Gennaio puntella il granaio“? È uno dei più curiosi su questo mese.

Significato

A gennaio, almeno nelle zone più calde del nostro Paese, le gatte entrano in calore. La seconda parte del proverbio potrebbe rifersi al Carnevale oppure ai repentini cambi del meteo che iniziano a febbraio.

Origine

Non è nota l'origine di questo proverbio, ma considerando che gennaio viene identificato con il calore delle gatte, è possibile ipotizzare che si sia originato nelle più calde regioni del Sud Italia. Il Carnevale è invece diffuso in tutta la Penisola, e ha origini molto antiche e precristiane.