Peli Fonte foto: iStock - Cunaplus_M.Faba
Proverbi

Peli e guai non mancan mai

Peli e guai non mancan mai è un antico proverbio diffuso in diverse zone d'Italia: le sue origini e il suo significato

Facebook Twitter

Il proverbio “Peli e guai non mancan mai” è diffuso in varie zone d’Italia. Il modo di dire esprime un punto di vista disincantato sulla vita, facendo riferimento ai tanti guai che, inevitabilmente, sono soliti accadere a ogni persona nel corso dell’esistenza. In questo detto specifico, i guai sono curiosamente accumunati ai peli.

La spiegazione del proverbio

I peli in eccesso sono una presenza molto sgradita per le persone, in particolar modo per le donne e gli anziani. A meno di interventi drastici, l’unica possibilità è sopportarli, in quanto rappresentano una problematica inevitabile a a cui non è possibile trovare una soluzione. Lo stesso discorso vale per gli altri guai della vita: l’uomo non può e non deve stupirsi delle disgrazie che gli capitano o arrabbiarsi per queste, in quanto è così che va la vita. Il proverbio, quindi, veicola una visione pessimistica e rassegnata della vita stessa.

La spiegazione della versione alternativa

Nel corso degli anni è stata tramandata in Italia anche un’altra versione di questo modo di dire, che recita: “Capelli e guai non mancano mai“. In questo caso specifico, quindi, i guai della vita sono accumunati ai capelli: entrambi (come, del resto, i peli dell’altro detto) non mancano mai. Questa particolare versione, però, sembra sottolineare anche un altro aspetto: i capelli sono generalmente molto folti e, quindi, le disgrazie della vita sono tante.

Altri proverbi simili

Abbiamo appena citato una versione alternativa del proverbio “Peli e guai non mancano mai”. Il detto “Capelli e guai non mancano mai” è conosciuto anche in alcune forme dialettali (come il napoletano “Capille e guaie nun mancano maje” e il siciliano “Capiddi e guai un mancanu mai“).

Anche per quanto concerne il detto originale “Peli e guai non mancano mai” non mancano le versioni in dialetto: spiccano, in questo senso, il proverbio pugliese “Pile e uè ne ménghene mè” e il modo di dire “Pel e guei en manchen mei“, diffuso nelle Marche.

Un’ulteriore versione alternativa di questo proverbio sostituisce ai peli (e ai capelli) le “femmine“. Un detto, infatti, recita: “Femmine e guai non mancano mai“.

Differenti nella forma, ma non nella sostanza sono, poi, i proverbi “Per tutto v’è guai“, “Le disgrazie non vengono mai sole” e “Al peggio non c’è fine“: anche in questi casi, infatti, si intende che i problemi non mancano mai e, anzi, tendono ad accumularsi tra di loro.

Significato

Il proverbio "Peli e guai non mancan mai" significa che, nel corso della vita, è normale essere costretti ad affrontare diverse problematiche. Arrabbiarsi o lamentarsi per ciò che di negativo ci accade nella vita è perciò inutile, perché i guai sono come i peli, cioè sorgono in maniera naturale e inevitabile.

Origine

Dal momento che il proverbio è noto in Italia in molte differenti versioni, è difficile risalire alla sua precisa origine, anche se tutti gli indizi lasciano pensare che sia nato al Sud. Alcune tracce, infatti, conducono in Puglia ("Pile e uè ne ménghene mè"), altre nelle Marche ("Pel e guei en manchen mei"). La versione alternativa con i capelli al posto dei peli è invece diffusa in modo particolare in Campania ("Capille e guaie nun mancano maje") e Sicilia ("Capiddi e guai un mancanu mai").

Varianti

  • Puglia: Pile e uè ne ménghene mè
  • Marche: Pel e guei en manchen mei
  • Campania: Capille e guaie nun mancano maje
  • Sicilia: Capiddi e guai un mancanu mai