Sedute su un sofà chiaro con dietro una finestra, madre e figlia arrabbiate non si guardano; l’espressione è offesa, scocciata, nervosa, pensierosa Fonte foto: 123rf
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Franzen e i libri che fanno rinascere il grande romanzo americano

Un nuovo classico che non può mancare nelle librerie degli appassionati di letteratura americana: Franzen e i suoi libri sono capolavori che inchiodano alla poltrona di casa gli american addicted

Elena Arneodo

Elena Arneodo

ESPERTA DI LIBRI

Traduttrice e autrice, editor e copywriter per case editrici, magazine e siti web, specializzata in viaggi e food. Da sempre appassionata di libri di vario genere, dai romanzi della letteratura classica ai best seller, dagli albi illustrati per bambini ai graphic novel, fino ai ricettari e ai fotografici.

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Jonathan Franzen è un celebrato autore di saggi e romanziere vecchio stampo, di quelli che attraverso il racconto di una grande storia familiare riescono a ricostruire – talvolta distruggendolo allo stesso tempo – il sentire collettivo di un Paese intero.

Grazie a lui, secondo molti, il romanzo classico sopravvive alle sperimentazioni dei nostri tempi, agli ibridi che primeggiano nelle classifiche delle vendite di mezzo mondo.

Nato nell’Illinois e cresciuto in Missouri, Franzen parla correntemente il tedesco grazie agli studi completati presso la Freie Universität di Berlino, vive a New York e scrive con continuità su celebri riviste come il The New Yorker e Harper’s Magazine.

Franzen è stato definito il miglior scrittore della generazione successiva rispetto a quella dei giganti Philip Roth, Cormac McCarthy e Don DeLillo: addirittura il più grande tra gli autori americani. Al centro della sua opera c’è stabilmente la complessità delle relazioni (specie quelle matrimoniali), le crisi personali indagate in ogni fase dell’esistenza, il crollo inarrestabile del mito borghese, il fondamento stesso della società americana.

Se nel libro vincitore del National Book Award Le correzioni, Franzen sceglie la famiglia Lambert come protagonista della storia, minacciata dalla corrosione dei rapporti e dall’assoluta incapacità di comunicare dei suoi membri, nell’ultimo Crossroads il primo libro di una trilogia già annunciata – la saga diventa quella degli Hildebrandt all’inizio dei turbolenti anni ’70, periodo preludio di cambiamenti epocali.

Le correzioni

Le correzioni

Nessuno degli Hildebrandt è soddisfatto della propria vita. E la differenza sostanziale che corre tra i componenti più anziani della famiglia e i più giovani risiede solo nella paura dei conflitti dei primi e nella consapevolezza degli altri di non aver visto ancora polverizzata ogni ambizione di riscatto.

Raccontando le vicende dei suoi personaggi, utilizzando la famiglia come speciale lente di ingrandimento per analizzare la società, Franzen registra per i suoi lettori il delicato passaggio dalla vecchia America alla nuova America. Da un vecchio Paese votato al pragmatismo ma ancorato a convenzioni sociali solidissime che paiono quasi immutabili, alla nuova America: con la sua fiducia cieca nel progresso e nell’individualismo senza freni ma anche con un certo smarrimento di fondo, dovuto alla mancanza di riferimenti morali riconosciuti.

Franzen nel nuovo romanzo, da grande scrittore qual è, mostra questa inevitabile transizione suggerendo che siano sempre le relazioni a costituire il problema irrisolto al centro di tutto, la vera criticità sottoposta all’analisi della sua opera.

Crossroads

Crossroads

  • Editore: Einaudi
  • Autore: Jonathan Franzen , Silvia Pareschi
  • Collana: Supercoralli
  • Formato: Libro rilegato
  • Anno: 2021

In un’altra celebratissima opera, Libertà, Franzen parla del figlio adolescente dei coniugi Berglund che addirittura decide di andare a vivere in pianta stabile dalla famiglia dei vicini. Il motivo? La volontà, fermissima, di liberarsi dalla morsa angosciante nascosta dietro l’apparente cortina di felicità dei suoi.

Dopo Le correzioni e Libertà e prima di Croassroads, troviamo un altro romanzo ambizioso, denso ed emozionante, in pieno stile Franzen: Purity. La protagonista di questa storia è Purity Tyler, una donna che non conosce quasi nulla del proprio passato: né l’identità di suo padre, né la vera ragione per cui sua madre sia tanto fragile, depressa, a tratti squinternata. E poi c’è Andreas Wolf, che invece ha creato un colosso di informazioni illegalmente divulgate, il cosiddetto "Sunlight Project", per sfuggire a un passato che lo tormenta e lo minaccia. Quando le loro strade si incrociano la forza degli ideali vacilla e i segreti sono sul punto di esplodere.

"I segreti erano potere. I soldi erano potere. Essere necessari a qualcuno era potere. Potere, potere, potere: com’era possibile che il mondo girasse intorno alla lotta per una cosa che creava solitudine e angoscia in chi la possedeva?"

Ai protagonisti di Purity – nessuno escluso – non piace come va il mondo, vorrebbero una rivoluzione, desidererebbero purificare l’ambiente in cui vivono. Ma le ansie, il dolore e i sensi di colpa che li dominano – e di cui non riconoscono neanche più l’origine – glielo impediscono.

Purity è un successo di vendite. Ma non solo. Michiko Kakutani, celebre critica letteraria, ex firma del The New York Times, definita "il terrore dell’editoria" per la ferocia di molti fra i suoi interventi, giudica Purity "il romanzo più agile, intimo e sicuro di Franzen… In Purity dimostra come gli basti appoggiare le dita sulla tastiera per evocare mondi interi. Con Purity la voce di Franzen si è ampliata di un’ottava".

Purity

Purity

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