Le auto diesel nel corso degli anni si sono diffuse in tutto il mondo, andando ad affiancare quelle a benzina. Nel corso degli anni sono stati individuati numerosi vantaggi legati a queste tipologie di vetture, ma anche qualche problema. In particolare le macchine diesel risultano molto più rumorose delle altre. Come mai?
Perché le auto diesel sono più rumorose
La rumorosità delle auto diesel deriva dal loro funzionamento. Nei motori diesel infatti la miscela aria-combustibile passa autonomamente nella fase di scoppio senza bisogno che ci sia la scintilla della candela. La miscela dunque viene compressa a valori molto più elevati rispetto alle auto a benzina. Per questo motivo lo scoppio automatico è piuttosto violento e rumoroso. Non solo: per contenere le esplosioni, il motore viene costruito con materiali molto più pesanti e risulta per questo più stagno rispetto a quello a benzina. Negli ultimi anni la tecnologia common rail ha consentito ai motori diesel di diventare più silenziosi. Questo sistema consente l’iniezione diretta del combustibile ad alta pressione, migliorando il rumore.
La differenza fra auto diesel e auto a benzina
Gasolio (chiamato in modo improprio diesel) e benzina sono due tipologie differenti di carburanti che derivano dalla distillazione del petrolio. La parola diesel invece indica il ciclo termodinamico che, attraverso un motore termico, consente di trasformare l’energia chimica del carburante in termica tramite un propulsore. Per poter essere utilizzata invece la benzina passa attraverso un ciclo denominato Otto. La differenza fra queste due tipologie di carburanti (e di auto) sta nel punto di ebollizione. Il petrolio infatti è composto da varie sostanze ognuna delle quali bolle a una diversa temperatura. Durante la lavorazione del petrolio vengono fatti evaporare, uno alla volta, i componenti. Intorno a 350° evapora il gasolio, mentre la benzina lo fa quando raggiunge una temperatura tra 100° e 150°.
Un motore a benzina viene regolato da un ciclo denominato Otto, mentre quello a gasolio da un ciclo detto Diesel. Fra i punti i comune c’è la scelta di far avvenire quattro fasi differenti dal punto di vista del motore. Per far muovere la macchina infatti sono necessari quattro tempi: l’aspirazione, la compressione, l’espansione e lo scarico. I due cicli – Diesel e Otto – sono simili, ma si differenziano per la fase di compressione. Nel motore benzina troviamo le candele che innescano una esplosione del carburante nel cilindro, provocando l’espansione della miscela. Nel diesel invece le candele non sono presenti e la combustione viene innescata grazie a una pressione altissima che viene generata nella camera di combustione. Il gasolio dunque fatica di più ad accendersi, per questo per sfruttarlo al meglio vanno sviluppate temperature e pressioni forti. Gli svantaggi di questa particolarità sono vari: i materiali usati sono più robusti e spessi, ma anche pesanti, inoltre si genera molto più rumore.
Fra le differenze fondamentali legate al turbo c’è l’incremento nell’efficienza dei consumi nei motori diesel. Questo perché, grazie alla turbina e al compressore, è possibile utilizzare la temperatura residua presente nei gas di scarico. Tale energia dunque non viene persa, ma è catturata e immessa nel motore sotto forma di aria compressa.