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Perché il rublo si chiama così?

Il rublo è la moneta russa: quali sono le sue lontanissime origini, quanto vale e perché viene chiamato così ancora oggi.

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Il rublo è la valuta utilizzata nella Federazione Russa e porta lo stesso nome di una moneta che veniva usata nell’Impero russo e nell’Unione Sovietica. Un rublo equivale a 100 copechi e la sua origine è in parte avvolta nel mistero.

Perché il rublo si chiama così

Secondo gli esperti la parola "rublo" arriva da un verbo russo, "rubit", ossia "tagliare". In passato infatti il rublo era un pezzo di lingotto d’argento che veniva pesato e usato per gli scambi. I russi tendono a chiamare il rublo "celkovyj", ossia "intero". Si tratta di una riduzione di "celkovyj rubl'", ovvero un rublo intero e che non è stato tagliato. L’usanza di tagliare delle monete di metallo è diffusa non solo in Russia, ma in tutto il mondo. Prima che la moneta venisse ceduta, un piccolo pezzo veniva tagliato dal proprietario. Con il tempo le monete diventavano, ovviamente, sempre più piccole, ma il loro valore nominale restava.

Le origini del rublo

Il rublo è la moneta russa ufficiale da circa 500 anni. Nel 1704, Pietro I decise di standardizzare la moneta da un rublo, conferendogli il valore di 28 grammi di argento. In seguito vennero coniate anche rubli in oro e, partire dal diciannovesimo secolo, in platino. Nel 1897 il rublo d’oro era pari a 0,774235 g di oro, mentre nel 1961 quello sovietico valeva 0,987412 g di oro. Oggi il rublo non è più legato a una riserva aura e la carta-moneta russa viene stampata dalla Goznak, azienda di stato a Mosca. Le monete invece vengono coniate alla zecca Monetnyj Dvor, situata nella Fortezza di Pietro e Paolo a San Pietroburgo, in funzione dal 1724.

Quanto vale un rublo in euro

Come già evidenziato un rublo si può suddividere in 100 copeche che corrispondono ai centesimi di euro che usiamo in Italia. Nei copechi sono raffigurati San Giorgio e il Drago. Esistono monete russe da 1,5, 10 oppure 50 copechi, da 1,2,5 e da 10 rubli. I tagli da 5 e da 10 rubli si possono trovare sia come moneta che banconota. Il simbolo del rubo è ₽, mentre la parola viene tradotta al singolare come рубль e al plurale come рубли́. I copechi sono tradotti con копе́йка. Dal 1794 al 1992 il rublo è stato usato nell’Impero Russo, dal 1992 al 1991 nell’Unione Sovietica e in seguito è stato utilizzato dalla Federazione Russa.

Le monete russe attuali valgono secondo il valore di cambio. Nel corso degli anni in Russia sono stati coniati diversi rubli commemorativi. In occasione del 200esimo anniversario della Guerra Napoleonica del 1812, ad esempio, sono state prodotte monete da 2 rubli. In totale è stato creato un set di 17 monete dedicate ai generali russi che si sono rivelati valorosi durante la guerra contro Napoleone. La tiratura è arrivata a circa 5 milioni di esemplari. Nel 2014, per celebrare le Olimpiadi di Sochi, sono state prodotte monete commemorative. Esteticamente molto belle e apprezzate dagli esperti di numismatica, raccontano i Giochi Olimpici invernali. Pochi lo sanno, ma il rublo russo è considerato una fra le valute più antiche del mondo. La moneta si contende il primato con la sterlina britannica, in uso dal VIII secolo d.C.