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Perché gli scozzesi indossano la gonna?

Perché gli scozzesi indossano la gonna? Le origini del kilt, l'abito tradizionale della Scozia con una lunga storia

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Il kilt fa parte della storia secolare della Scozia, da sempre infatti gli scozzesi indossano la gonna tradizionale con i colori del proprio clan. Questa usanza, portata avanti ancora oggi, viene custodita e tramandata, tanto da essere divenuta un segno distintivo della popolazione scozzese.

Le origini del kilt

Sono diverse le teorie riguardo l’origine del kilt, alcune piuttosto contrastanti. Secondo gli irlandesi il kilt è un vestito antico dell’Irlanda che, tramite le migrazioni, sarebbe arrivato in Scozia. Per gli inglesi invece a inventarlo sarebbe stato il britannico Thomas Rawlinson nel XVIII secolo. I primi riferimenti a questo abito risalgono al 1093 nelle Highland scozzesi e arrivano da un documento, il Magnus Berfaet saga, in cui il re Magnus raggiunge le isole occidentali della Scozia, vestendo l’abito che aveva trovato in quell’area.

A partire dal XVI secolo gli scozzesi iniziarono a indossare il feilidh-mòr, denominato anche grande kilt. Si tratta di un abito versatile che veniva utilizzato come mantello, ma anche come tenda o letto. Inoltre, se piegato nel modo giusto, si poteva sfruttare per trasportare degli oggetti. L’abito era molto diverso da come siamo abituati a vederlo oggi, costituito semplicemente dalla stoffa e senza una cintura. Le prime illustrazioni in cui si vede un uomo con un plaid a cintura risalgono al XVII secolo e sono di Hieronymus Tielssch.

Il passaggio al kilt più piccolo (filleadh bheag) sarebbe avvenuta grazie all’inglese Thomas Rawlinson. Come raccontano i fratelli Stuart, nell’anno 1715, Rawlinson arrivo a Glengarry per gestire la fonderia di ferro. L’uomo iniziò a indossare l’Highland dress e per lui fu fortunato l’incontro con Parkinson, sarto di reggimento. L’uomo infatti osservò che i lavoratori seduti accanto al fuoco indossavano un feilidh-mhor spesso bagnato e fumante. Così ebbe l’idea di separare la parte superiore da quella inferiore. Pochi giorni dopo Rawlinson inizi a indossare il feilidh-beag. Il cambiamento attirò l’attenzione del capo dei MacDonells di Glengarry che decise di indossare questo nuovo tipo di kilt.

Nel 1746, con la sconfitta di Culloden venne introdotto il Dress Act. Il kilt e i tartan dunque vennero dichiarata fuorilegge insieme alla lingua gaelica e alla cornamusa.Nel 1782 questa legge venne abolita e William Wilson, celebre tessitore, catalogò i tartan nel tentativo di garantirne la sopravvivenza. In seguito il kilt venne scelto come indumento militare per i reggimenti scozzesi delle Highlands. Una piccola particolarità? Secondo la tradizione sotto il kilt non si devono indossare indumenti intimi. L’origine arriverebbe dalla pratica militare di alzare il gonnellino prima della battaglia per impaurire il nemico, mostrando la propria "potenza".

Cos’è il tartan

Anche per il tartan esistono numerose teorie, alcuni affermano che sarebbe la stoffa di lana con il disegno a quadri, altri solo il disegno. Anticamente a tinta unita, in seguito il tartan iniziò a essere colorato con tinture vegetali ricavate da muschio, fiori o piante locali. Ogni striscia intrecciata è chiamata sett e viene ripetuta con uno schema preciso sulla stoffa. Se in origine il tartan indicava la zona di provenienza geografica o la regione, in seguito i colori e il disegno vennero scelti per identificare l’appartenenza a vari clan scozzesi.