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Maturità 2024: quale traccia avrebbe scelto il ministro Valditara

Il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha detto in un'intervista quale traccia avrebbe scelto per la Maturità 2024: ecco qual è

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Quale traccia avrebbe scelto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara se avesse dovuto fare l’esame di Maturità nel 2024? Lo ha detto lui stesso in un’intervista. Ecco le sue parole.

Valditara avrebbe scelto la “traccia storica”

“Avrei scelto una traccia storica. La storia mi piace molto è una materia di grande rilievo, di grande importanza perché costruisce il nostro passato, la nostra identità e risponde alla domanda chi siamo e che vogliamo essere”. Sono queste le parole del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara a ‘SkyTg24’ commentando le tracce della Maturità 2024. Il responsabile della scuola ha anche aggiunto di non poter dire altro fino alle ore 14 del 19 giugno.

L’unica traccia della tipologia B (testo argomentativo) di carattere storico è quella sul brano tratto dalla “Storia d’Europa” scritto dallo storico Giuseppe Galasso, che chiama in causa la questione del conflitto atomico. Anche la traccia su Giuseppe Ungaretti si porta dietro il tema della guerra e dei conflitti, ma essendo un’analisi del testo e non un classico tema storico le parole del ministro sembrerebbero escluderlo come scelta.

Le parole di Valditara sulla Maturità 2024

Il ministro Valditara è intervenuto anche nel corso di ‘Non Stop News’, su RTL 102.5, poco prima dell’apertura delle buste per lanciare un breve messaggio ai maturandi.

“I ragazzi devono affrontare questa Maturità con serenità – ha detto -. Lo stress è il nemico peggiore per una buona riuscita dell’esame. Devono dimostrare di aver compreso il senso di quello che hanno studiato in questi anni”.

Per quanto riguarda l’orale, ha proseguito Valditara, “sarà un colloquio in cui non ci sarà un’interrogazione di tipo nozionistico. Certo, i docenti faranno delle domande, ma quello che è importante è che i ragazzi sappiano fare dei collegamenti e, soprattutto, dimostrare di aver appreso il senso degli studi fatti, ciò che la scuola e il percorso scolastico hanno dato loro nelle varie discipline”.

“Penso poi che debbano anche scoprire con entusiasmo i talenti e la bellezza che hanno dentro di sé, perché ogni giovane ha una ricchezza – ancora il ministro -. Devono convincersi che ogni giovane ha delle straordinarie potenzialità. Che le esprimano, le tirino fuori, con la convinzione che ce la possono fare perché a ognuno di loro è offerta la possibilità, anche dai commissari, di dimostrare il proprio valore. Questo è un momento di passaggio dall’adolescenza, da una vita spensierata, a costruirsi il proprio futuro. L’università e il lavoro sono scelte importanti che vanno fatte con grande consapevolezza”.

Infine, sulle tracce della Maturità, su cui è esplosa una polemica, ha aggiunto: “saranno interessanti e abbordabili. Credo che non ci saranno traumi o particolari preoccupazioni al termine di questi elaborati. I ragazzi devono, prima di scrivere, riflettere, usare la brutta copia per impostare il ragionamento e poi esprimere i propri sentimenti, cercando soprattutto di cogliere il significato profondo delle tracce”.

Poco prima dell’intervento del ministro Giuseppe Valditara, è arrivato via social il messaggio della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. “Cari maturandi – ha detto la premier in un video -, è solo l’inizio di una grande avventura. Date il massimo e ricordate che siete più forti di quanto perfino voi pensate. In bocca al lupo”.