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Montanari, il post per il 25 aprile del rettore a Siena è un caso

Il post su X del 25 aprile del rettore dell'Università per stranieri di Siena Tomaso Montanari è diventato un caso: le sue parole e cosa è successo

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Tornate nelle fogne“: è un caso il post su X del rettore dell’Università per stranieri di Siena Tomaso Montanari, che ha risposto ad un articolo del ‘Secolo d’Italia’ sul 25 aprile. Ecco cosa è successo.

L’articolo del Secolo d’Italia e il commento di Tomaso Montanari su X

La frase su X di Tomaso Montanari, rettore dell’Università per stranieri di Siena, in riferimento ad un articolo de ‘Il Secolo d’Italia’ è diventata un caso. “Ma almeno oggi tornate nelle fogne e tacete”, ha scritto il rettore postando lo screenshot del titolo e della foto dell’articolo del quotidiano online diretto da Italo Bocchino che lo vede protagonista.

Il titolo del pezzo de ‘Il Secolo d’Italia’ a tema 25 aprile, che ha provocato la reazione su X di Tomaso Montanari, era: “I vecchi resistenti guardavano al futuro, i nuovi antifà fanno prediche e business. Ecco chi sono”.

I “nuovi antifà”, stando all’articolo, sarebbero: il rettore dell’università per stranieri di Siena; Antonio Scurati, lo scrittore al centro delle polemiche con il suo monologo dopo il caso Rai; e Christian Raimo, il professore che ha attirato numerose critiche per la sua dichiarazione in diretta tv “i neonazisti vanno picchiati”.

“Montanari Tomaso è uno storico dell’arte che si atteggia a storico delle istituzioni e delle idee politiche, dispensando giudizi sulla guerra, negando le foibe, criticando il simbolo di FdI e non certo dalla prospettiva estetica”, si legge su ‘Il Secolo d’Italia’. “Egli – prosegue l’articolo – fa politica sostenendo tesi di parte nelle vesti di rettore di una università statale, in cui tutti gli studenti, anche quelli di destra, pagano le tasse, e quindi anche il suo stipendio”.

“Montanari, si badi, non attacca il presidente del Consiglio per questioni legate alle politiche sull’università o la ricerca – si legge ancora su ‘Il Secolo d’Italia’ -, ma solo perché è una donna di destra e ‘ha contatti con il mondo del fascismo‘. È questo un fatto di una gravità inaudita sotto il profilo dell’etica professionale e del decoro istituzionale. Eppure è premiato in vari modi. Un passo di un suo libro, nel 2019, è addirittura uscito come traccia all’esame di maturità“.

Le reazioni di Fratelli d’Italia al post di Montanari

Il commento di Tomaso Montanari all’articolo de ‘Il Secolo d’Italia’ ha scatenato le reazioni di alcuni esponenti di Fratelli d’Italia. A Tommaso Foti (capogruppo di FdI alla Camera dei Deputati), che ha condannato pubblicamente le parole del rettore dell’Università per stranieri di Siena, ha risposto direttamente lo stesso Montanari: “Manca, alla fine, solo il “saluto al duce!”. Prima manganellano e poi fanno le vittime: sono sempre gli stessi, vigliacchi e prepotenti“.

Fratelli d’Italia ha quindi pubblicato una nota sul proprio sito web in cui sono stati raccolti le reazioni degli esponenti del partito alle parole del rettore Montanari su X.

Mi domando se, chi si esprime con siffatta acrimonia, possa continuare a rivestire il ruolo di rettore di una Università statale. Compito che, a mio avviso, richiede prima di tutto stile ed educazione, oltre che spirito critico scevro dall’odio scomposto e fazioso che trasuda dal suo commento alla pagina del Secolo d’Italia”, ha dichiarato il deputato di FdI Alessandro Amorese, capogruppo in Commissione Cultura alla Camera.

“Sappia Montanari che per quanto voglia cacciare nelle fogne chi porta un pensiero critico, dalle viscere della terra la voce del dissenso rimbomberà sempre più prepotente”, ha affermato la deputata di Fratelli d’Italia Sara Kelany.

“Il rettore dell’Università per Stranieri di Siena dovrebbe ben conoscere il detto ‘errare è umano, perseverare è diabolico’ – ha detto il deputato di Fratelli d’Italia Francesco Michelotti -, ma evidentemente è oggi particolarmente insofferente a qualunque critica e pronto a polemizzare sopra le righe contro tutto e contro tutti. Un rettore di una Università dovrebbe avere ben altro rispetto dei giornalisti e dei parlamentari, e soprattutto non può pensare di essere al riparo dalla possibilità di essere criticato. Auspico – ha concluso l’onorevole – che presto scenda nell’agone politico così comprenderà davvero che è il popolo a dare la patente di democrazia e a dare e revocare il consenso, non un professore universitario per quanto ben titolato”.

La replica del Secolo d’Italia a Tomaso Montanari

Anche ‘Il Secolo d’Italia’ ha pubblicato una replica al post su X di Tomaso Montanari. “La stizza di Montanari è più che lecita – si legge -, ciò che preoccupa è l’uso, da parte sua, di un frasario stile anni Settanta che richiama lo slogan ‘fascisti carogne tornate nelle fogne’. Slogan che solo pochi anni fa sarebbe suonato ridicolo e anacronistico in bocca a chiunque e che oggi invece trova nuova linfa grazie alla cultura manichea che personaggi come il prof. Montanari si impegnano a divulgare soprattutto via social rimettendosi l’eskimo polveroso dei cattivi maestri degli anni di piombo”.

“Qualora Montanari fosse interessato a un vero confronto – scrivono da ‘Il Secolo d’Italia – non ha che da contattarci e pubblicheremo senz’altro un suo testo di replica. Sarebbe la via chiarificatrice più auspicabile senza scomodare slogan trinariciuti. E anche la più consona a una giornata che celebra il valore della Liberazione e della libertà. Giornata che ci spinge a riflettere sul valore della memoria: non erano i fascisti che riducevano al silenzio i giornali in disaccordo col regime?”, concludono dal quotidiano.