
Prima prova Maturità 2025, perché scegliere l'analisi del testo
Il 18 giugno gli studenti dovranno decidere la traccia da svolgere per la prima prova della Maturità 2025: perché scegliere l'analisi del testo
La Maturità 2025 è alle porte, e con essa l’inevitabile ansia della prima prova. Mercoledì 18 giugno, gli studenti si troveranno di fronte a sette diverse tracce proposte dal ministero dell’Istruzione e del Merito: due di analisi del testo (un brano poetico e uno in prosa, tipologia A), tre di testo argomentativo (tipologia B) e due di tema d’attualità (tipologia C). Tra queste, l’analisi del testo è spesso quella che genera più timore. Ma è davvero così temibile come sembra? Nonostante le paure diffuse, la scelta della tipologia A potrebbe rivelarsi una strategia vincente, offrendo vantaggi inaspettati a chi decide di affrontarla con la giusta preparazione.
Perché scegliere l’analisi del testo alla prima prova della Maturità
A differenza delle tracce del tema di attualità, che sono sempre tra le più gettonate, gli studenti tendono ad evitare l’analisi del testo. Il motivo? Si tende a pensare che richieda una conoscenza approfondita degli autori e dell’opera proposta.
In realtà, proprio le ragioni che spingono a scartare questa opzione potrebbero essere quelle che la rendono una scelta strategica e vantaggiosa. L’analisi del testo, infatti, è la tipologia di prova su cui gli studenti hanno l’opportunità di esercitarsi maggiormente durante i cinque anni di superiori.
Un punto di forza della tipologia A è inoltre rappresentato dalla sua struttura guidata. A differenza del tema d’attualità o del testo argomentativo, dove il rischio di divagare o andare fuori tema è sempre in agguato, nell’analisi del testo è quasi impossibile sbagliarsi se si rimane fedeli al brano proposto. La prova è infatti accompagnata da una serie di domande di comprensione e analisi che fungono da bussola. Queste domande, di solito, richiedono risposte che sono chiaramente desumibili dal testo stesso, senza necessità di improvvisare o di inventare contenuti. Basta leggere attentamente, comprendere ciò che viene presentato e rispondere in modo coerente. Questo riduce notevolmente l’ansia da prestazione e offre una rassicurante impalcatura su cui basare il proprio lavoro.
Sebbene l’analisi del testo richieda la conoscenza di alcuni elementi specifici, come le figure retoriche o la metrica, essa rimane una traccia relativamente standardizzata. È infatti accessibile se ci si è esercitati durante il percorso scolastico e realizzabile anche senza una conoscenza approfondita dell’autore, purché si segua lo schema proposto, si resti concentrati sul testo e si tenga bene a mente il contesto storico e culturale nel quale è stato scritto (viene sempre citato l’anno di pubblicazione del brano proposto).
Le possibili tracce di attualità alla Maturità 2025
C’è grande attesa di scoprire chi saranno gli autori protagonisti delle due tracce di analisi del testo della Maturità 2025. Le previsioni, basate su assenze prolungate e importanti anniversari, disegnano il quadro delle possibili uscite.
Per l’analisi del testo poetico il più quotato è Gabriele D’Annunzio, la cui ultima apparizione risale all’esame di Stato del 1999. Per la prosa, invece, i riflettori sono puntati su due giganti del Novecento italiano: Italo Svevo, assente dal 2009, e Italo Calvino, tra i favoriti anche perché quest’anno ricorrono i 40 anni dalla sua scomparsa.
Un’altra figura la cui opera e il cui lascito sono più attuali che mai è Pier Paolo Pasolini: il 2025, inoltre, segna i 50 anni dal suo omicidio (2 novembre 1975).
Il calendario degli anniversari letterari offre ulteriori spunti significativi per il ministero dell’Istruzione e del Merito. Quest’anno si celebrano i 760 anni dalla nascita di Dante Alighieri, il padre della lingua italiana, e i 100 anni dalla nascita di Andrea Camilleri, autore amatissimo e maestro del giallo siciliano. Un altro centenario di peso è quello di ‘Ossi di seppia’ di Eugenio Montale, tra le raccolte poetiche più importanti della letteratura italiana.
Non sono solo le ricorrenze letterarie a influenzare le scelte ministeriali. Anche gli anniversari storici giocano un ruolo cruciale. Il nome di Primo Levi, ad esempio, è fortemente legato agli 80 anni dalla liberazione di Auschwitz, campo di sterminio di cui lo scrittore fu testimone e sopravvissuto, dando uno spunto per una traccia di grande valore civile e morale.
ChatGPT, alla quale abbiamo chiesto quali sono gli autori più “papabili” per la Maturità 2025, ha citato anche Giacomo Leopardi e Alda Merini.
Infine, è sempre saggio tenere in considerazione la possibilità di un autore meno “mainstream”, una scelta che il MIM ha già fatto in passato, come nel 2013 con Claudio Magris o nel 2017 con Giorgio Caproni. Tra i grandi assenti alla prima prova si segnalano Carlo Emilio Gadda e Elsa Morante.