Prof campana Jessica Mancini e gli stereotipi: il video su TikTok
"Sono campana e faccio la prof in Toscana": il video virale su TikTok dell'insegnante di Caserta Jessica Mancini contro gli stereotipi sui meridionali
“Sono campana e faccio la prof in Toscana, è ovvio che…”. Con ironia Jessica Mancini, insegnate di sostegno ex modella e corteggiatrice di ‘Uomini e Donne’, ha dato sfogo al suo disappunto nei confronti degli stereotipi e dei pregiudizi sui meridionali in un video TikTok che è diventato virale.
- Il video della prof campana Jessica Mancini virale su TikTok
- Le "ovvietà negative" sui meridionali denunciati dalla prof tiktoker
- TikTok: un mezzo per parlare agli studenti
Il video della prof campana Jessica Mancini virale su TikTok
Probabilmente non è mai riuscita a diventare così popolare come in questo momento, nonostante il suo passato da modella e da protagonista del programma di Maria De Filippi ‘Uomini e Donne’. Jessica Mancini, 35 anni di Aversa (Caserta), è arrivata alla ribalta come prof influencer su TikTok.
Mancini da 5 anni fa l’insegnante di sostegno (precaria) in un istituto tecnico superiore a Montecatini Terme, in provincia di Pistoia, e sfruttando il trend evidenziato da TikTok sui video incentrati sulle ovvietà negative, ha pubblicato un contenuto in cui di luoghi comuni ne ha elencati un bel po’, tutti caratterizzati da uno stesso incipit “Sono campana e faccio la prof in Toscana”. L’obiettivo? Quello di smascherare i pregiudizi sui meridionali.
Il video denuncia di Jessica Mancini ha raggiunto quasi 200mila visualizzazioni e oltre 7mila like, ma ha accumulato anche decine di critiche, soprattutto da parte di utenti toscani e colleghi insegnanti. “Eppure – ha precisato, come riporta ‘Il Corriere della Sera’ – non ho mai sostenuto che in generale, in Toscana, c’è razzismo verso i meridionali. Assolutamente no: non sarebbe vero. Ma ho costatato comunque come nel mondo della scuola vengano a galla dei pregiudizi evidentemente duri a morire nonostante molti docenti siano del Sud e molte classi siano composte da ragazzi anche stranieri“.
Le “ovvietà negative” sui meridionali denunciati dalla prof tiktoker
La prof Mancini, pur senza mai perdere il sorriso, i pregiudizi li ha elencati così: “Sono campana e faccio la prof in Toscana, ed è ovvio che i miei alunni mi salutino con un ‘Uè, uè! Professoressaaa!’. Ed è altrettanto ovvio che debba specificare che la laurea in giurisprudenza non l’ho comprata. Anche se, in realtà, sospettano che persino la patente di guida l’abbia presa senza merito perché, per un altro pregiudizio che vuole ‘donna al volante pericolo costante’, ho ripreso a guidare da poco e non vado ancora spedita”.
“È ovvio che i ragazzi ogni volta che entro in classe si mettano a canticchiare la sigla di ‘Mare fuori’. E si chiedano se ho con me un’arma. Purtroppo – ha denunciato la prof tiktoker, come si legge ancora su ‘Il Corriere della Sera’ – le serie tv delineano noi meridionali agli occhi dei ragazzi che vivono al centro-Nord come una massa di criminali che va in giro per l’Italia nel caso peggiore o di piagnucoloni in quello migliore”. Tanto è vero che è “ovvio” anche che chiedano alla docente campana se le manca il mare “e che alla risposta affermativa controbattano dicendo che il mare c’è anche in Toscana. O che restino basiti quando parlo in italiano”.
“Sono campana e faccio la prof in Toscana – ha concluso Mancini nel suo video diventato virale – ed è ovvio che ogni giorno devo combattere con tanti stereotipi e pregiudizi, e che davanti a questi è altrettanto ovvio che me ne resto zitta”.
TikTok: un mezzo per parlare agli studenti
Jessica Mancini ha scelto TikTok come canale di denuncia perché “è il mezzo che mi avvicina di più al mondo dei ragazzi – ha spiegato l’insegnante, come riportato da ‘Il Corriere della Sera’ -: mi fa comunicare meglio con loro”.
Ha aggiunto: “E pensare che all’inizio ho aperto il profilo perché sono appassionata di moda vintage, quindi solo per mostrare i vestiti e gli accessori che di volta in volta compro nei vari mercatini a poco prezzo. Ma ora, nelle mie nuove vesti di insegnante, TikTok mi è servito anche quando un giorno ho ricevuto un vero e proprio insulto. E per alimentare la mia speranza che, anche mettendola sul ridere, coi social, possa aprire la mente e formare delle nuove generazioni culturalmente lontane da ogni discriminazione territoriale”, ha concluso.