
"Prof, mi sento fragile": la toccante reazione di Schettini
Cosa può fare un prof per aiutare un giovane in difficoltà? Innanzitutto, può dargli dei consigli, proprio come ha fatto Schettini: il discorso
Sentirsi fragili, soli, impauriti, esclusi, sono sfaccettature del mondo dell’adolescenza e della giovinezza che emergono con sempre maggior insistenza. Cosa può fare un professore per aiutare chi si trova in una condizione di disagio giovanile? Innanzitutto, può partire dal parlare con loro, dal confortare e spronare chi si sente travolto da questo vortice di sensazioni e sentimenti, a cuore aperto. A farlo è stato anche prof Vincenzo Schettini, il docente di fisica più amato del web che nel suo format “La fisica che ci piace” non si sofferma solo sulla materia scientifica, ma esplora anche l’animo umano con tutte le sue forze e fragilità.
Cosa rispondere, dunque, a un giovane studente che confida al prof di sentirsi fragile? Ecco la risposta toccante di prof Schettini, che ha rivolto a tutti i ragazzi e alle ragazze significativi consigli.
- Prof Schettini sulla fragilità: l'esempio di Marie Curie e altri grandi del passato
- I due consigli di prof Schettini agli adolescenti
Prof Schettini sulla fragilità: l’esempio di Marie Curie e altri grandi del passato
In un breve video pubblicato sulla sua pagina Instagram “La fisica che ci piace”, Vincenzo Schettini ha condiviso la risposta che ha dato a un adolescente di 12 anni che gli aveva confidato: “Prof, a volte mi sento fragile”.
Sentirsi fragili, esclusi e impauriti, ha riconosciuto Schettini, in realtà fa parte della vita: “Matteo, la fragilità fa parte della vita. La paura fa parte della vita, l’essere esclusi fa parte della vita”. Ha iniziato così il suo breve, ma significativo discorso.
Per confermare quanto detto e sottolineare come queste esperienze non rappresentino un’eccezione, ma piuttosto una componente tipica della crescita, il docente di fisica ha preso gli esempi di altri grandi studiosi, artisti, scienziati del passato, che non sarebbero stati risparmiati da tali condizioni umane. Certo, i tempi sono cambiati. Oggi abbiamo i social network che enfatizzano i disagi dei giovani, ma la fragilità della crescita sarebbe sempre esistita, anche centinaia di anni fa.
Anche quelle che sono diventate personalità di rilievo, quindi, avrebbero provato le stesse sensazioni: “Einstein, Fermi, Leonardo da Vinci, Marie Curie sono stati ragazzi come voi, sono stati bambini come voi, a volte presi in giro, a volte esclusi”, ha affermato prof Schettini, sottolineando quindi come anche da condizioni di fragilità e disagio si possa emergere, migliorare, cambiare e affermarsi nel mondo. Proprio come è successo a Marie Curie che, nonostante i pregiudizi dell’epoca in cui ha vissuto, è stata la prima donna a insegnare alla Sorbona ed è diventata uno dei primi simboli dell’uguaglianza di genere.
I due consigli di prof Schettini agli adolescenti
Ecco infine i due consigli di prof Vincenzo Schettini rivolti ai giovani che stanno attraversando momenti di fragilità: “Accettate in fatto che non siamo amati da tutti. Accettatela questa cosa, perché più accetterete questo e più vi renderete conto di quanto speciali siete, di quanto unici siete”, ha detto il docente, che ha invitato quindi a cambiare la propria prospettiva, senza più cercare il consenso generale, ma riconoscendo il proprio valore personale, che è unico.
È proprio l’unicità di ogni persona che dovrebbe essere valorizzata, anziché nascosta per paura dei giudizi: “Mostratela, mostratela questa unicità, non vi vergognate di quello che siete, di quello che pensate, non vi vergognate dei sogni che avete”.