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Tasse universitarie Fonte foto: iStock

Università Milano: taglio tasse per Statale, Bocconi e Bicocca

Grandi novità per gli studenti delle università di Milano: dal prossimo anno accademico previsto il taglio delle tasse per Bicocca, Statale e Bocconi

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Grandi novità per gli studenti delle università di Milano: taglio delle tasse per Bicocca, Statale e Bocconi e modifiche alle modalità di accesso alle borse di studio per il prossimo anno accademico. Tutto quello che c’è da sapere.

Taglio alle tasse per gli studenti della Bicocca

L’Università degli Studi di Milano-Bicocca, l’Università Statale di Milano e l’Università Bocconi hanno rimodulato le tasse e le vie di accesso alle borse di studio per l’anno accademico 2024-2025, come riporta ‘Il Corriere della Sera’.

Alla Bicocca, il Consiglio di amministrazione ha approvato ad aprile la proposta di aumentare la no tax area fino a 27mila euro, con un’ulteriore riduzione fino a 28mila. Questa soluzione comporta un costo per l’ateneo di circa 430mila euro. Indicativamente, saranno 16mila gli studenti completamente esentati dalle tasse, pari al 43% del totale.

Alla Statale la metà degli studenti esonerata dalle tasse

Saranno invece 27mila gli studenti che non pagheranno la seconda rata universitaria, quella che varia in base al reddito delle famiglie, alla Statale di Milano nel prossimo anno scolastico. Il piano di decontribuzione studentesca è stato approvato dal Cda lo scorso marzo. Qui la no flax area è stata estesa fino ai 30mila euro, ampliando la platea dei beneficiari di circa 8mila unità (lo scorso anno erano 19mila).

Questo significa che circa la metà di coloro che sono iscritti alla Statale potranno usufruire di questa agevolazione. Inoltre, l’ateneo milanese ha deciso di aumentare l’Isee massimo da 75 ad 80mila. “Lo sforzo è quello di rendere la nostra università sempre più accessibile, un’apertura verso i redditi più fragili”, aveva commentato il rettore Elio Franzini, al quale dall’1 ottobre subentrerà Marina Brambilla.

Quest’ultima, a sua volta, aveva spiegato, come riportato da ‘Il Sole 24 Ore’, che “con questa misura a favore degli studenti, la Statale riafferma il ruolo di apripista in relazione alle politiche per il diritto allo studio, a livello nazionale. Viene così riaffermata l’identità de La Statale quale ateneo pubblico, aperto e inclusivo che mira ad abbattere ogni barriera sociale all’accesso alla formazione e a valorizzare appieno le qualità di tutte le studentesse e gli studenti“, aveva concluso.

La Bocconi aumenta le agevolazioni

Le novità sulla agevolazioni agli universitari riguardano anche la Bocconi. Se fino ad oggi i sostegni economici hanno riguardato 1 studente su 4 dell’ateneo, dal prossimo anno accademico riguarderanno 1 studente su 3. Infatti, per l’anno 2024-2025 coloro che frequentano i corsi di laurea triennale e gli studi di legge riceveranno un sostegno da parte dell’ateneo che passerà dagli attuali 37 milioni di euro a 50 milioni. Inoltre, d’ora in poi anche alla Bocconi le agevolazioni saranno calibrate sulle condizioni economiche delle famiglie.

Esonerati dalle tasse il 40% degli studenti universitari

Anche la ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini è tornata sulla questione delle tasse universitarie con un post pubblicato il 30 giugno sulla sua pagina Facebook.

“Il 40% delle studentesse e degli studenti universitari italiani è esonerato dalle tasse universitarie. È un fatto”, ha annunciato aggiungendo che “quest’anno abbiamo stanziato una cifra record per le borse di studio: 850milioni“.

“La scorsa settimana – ancora la ministra Bernini su Facebook – il ministero dell’Università e della Ricerca ha provveduto all’anticipo del pagamento di 433 milioni per il prossimo anno accademico agli organismi regionali. L’importo più alto di sempre”.

“Il diritto allo studio – ha proseguito – è un percorso e noi stiamo lavorando ogni giorno per far in modo che i capaci e i meritevoli abbiano tutti gli strumenti necessari per seguire i propri sogni e ambizioni. Investire nel futuro dei nostri ragazzi significa puntare sul futuro dell’Italia“, ha concluso Anna Maria Bernini sui social.