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Maturità Fonte foto: iStock

Uso cellulari e pc alla Maturità 2024: la nota del ministero

Il ministero dell'Istruzione ha pubblicato una nota sull'uso di cellulari e pc durante le prove scritte della Maturità 2024: cosa c'è da sapere

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato una nota riguardante gli aspetti tecnico-operativi e organizzativi dell’esame di Stato in cui si fa anche riferimento all’uso di cellulari e pc durante lo svolgimento delle prove scritte della Maturità 2024. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Divieto dell’uso di cellulari e pc durante le prove scritte della Maturità

Con l’approssimarsi della Maturità 2024, il 30 maggio è stata pubblicata una nota ministeriale recante gli “Adempimenti di carattere operativo e organizzativo relativi all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione – anno scolastico 2023-2024”.

Un paragrafo è dedicato all’utilizzo di cellulari e apparecchiature elettroniche nei giorni delle prove scritte da parte dei maturandi. Come si legge sulla nota del ministero dell’Istruzione e del Merito, durante le prove scritte, è “assolutamente vietato” utilizzare:

  • telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere, fatte salve le calcolatrici scientifiche e/o grafiche ammesse;
  • apparecchiature elettroniche portatili di tipo palmare o personal computer portatili di qualsiasi genere in grado di collegarsi all’esterno degli edifici scolastici tramite connessioni wireless, comunemente diffusi nelle scuole, o alla normale rete telefonica con qualsiasi protocollo.

In caso di violazioni, è prevista l’esclusione dei maturandi trasgressori da tutte le prove di esame.

Inoltre si aggiunge che i dirigenti scolastici, oltre a ricordare questi divieti ai presidenti delle commissioni d’esame e ai membri delle stesse, dovranno vigilare “sulle apparecchiature elettronico-telematiche in dotazione alle scuole, al fine di evitare che durante lo svolgimento delle prove scritte se ne faccia un uso improprio”.

Nelle scuole il collegamento alla rete internet sarà disattivato

Durante lo svolgimento degli esami, si legge ancora nella nota ministeriale, “dovrà, di norma, essere disattivato il collegamento alla rete internet di tutti gli altri computer presenti all’interno delle sedi scolastiche interessate dalle prove scritte”. La struttura informatica del ministero dell’Istruzione e del Merito “vigilerà, in collaborazione con la Polizia delle comunicazioni, per prevenire l’utilizzo irregolare della rete internet da parte di qualunque soggetto e delle connessioni di telefonia fissa e mobile”.

C’è una deroga a questa norma generale, che ha a che fare con le “operazioni di estrazione e stampa delle tracce delle prove scritte inviate con la modalità del plico telematico” da parte del ministero. In ognuno dei giorni dedicati agli scritti, sarà consentito, fino al completamento della stampa delle tracce, il collegamento con la rete internet “esclusivamente” da parte dei computer utilizzati dal:

  • dirigente scolastico o da chi ne fa le veci;
  • direttore dei servizi generali ed amministrativi;
  • referente o referenti di sede.

Inoltre si aggiunge che le commissioni, per poter svolgere “nella maniera più agevole i propri compiti” utilizzando “di norma le funzioni dell’applicativo ‘Commissione web'”, dovranno essere messe in condizione di “servirsi di computer collegati alla rete internet e delle stampanti in uso nelle scuole”. Ai commissari dovranno essere messi a disposizione anche “il telefono, il fax, le attrezzature e i mezzi di comunicazione in dotazione”.