Albert Einstein nasce a Ulma, nella Germania meridionale, il 14 marzo 1879. Premio Nobel per la fisica nel 1921, è considerato il fisico più importante del ‘900. Oltre a questa materia, nutre interesse anche per la filosofia, pur non potendolo considerare un vero e proprio filosofo. Molto lucida anche la sua visione politica: ammiratore delle idee di Gandhi, è un fervente pacifista e negli ultimi anni di vita sembra abbracciare le tesi socialiste. Insieme ad altri scienziati, come Albert Schweitzer, incalza il presidente americano Roosevelt ad utilizzare l’energia nucleare per scopi civili, temendo gli effetti nefasti di un utilizzo militare.
Figlio di una famiglia di origine ebraica, frequenta una scuola elementare cattolica. Contrariamente al pensiero comune, i suoi risultati scolastici sono ottimi. Nel corso degli anni Novanta dell’800, la famiglia Einstein è costretta a frequenti trasferimenti, a causa di problemi economici. Nel 1895 gli Einstein trovano stabilità in Svizzera, a Zurigo, dove Albert tenta l’ingresso al Politecnico (pur non avendo ancora l’età minima). Dopo una prima bocciatura, entra al Politecnico nel 1896. Si laurea nel 1900, l’anno successivo acquisisce la cittadinanza svizzera e inizia a lavorare presso l’ufficio brevetti di Berna.
Nel 1903 sposa Mileva Maric, conosciuta negli anni universitari. Il 1905 è un anno fondamentale nella carriera di Albert Einstein. Pubblica un articolo in cui spiega l’effetto fotoelettrico, lavoro che lo conduce al Premio Nobel nel 1921. Nello stesso anno espone la teoria della relatività ristretta e in uno scritto del medesimo anno si trova per la prima volta la celebre formula E=mc2. Dopo aver insegnato a Berna, si trasferisce per un anno a Praga. Nel 1914 torna in Germania e diviene direttore dell’Istituto di Fisica di Berlino, dove resta fino al 1933.
Fin dal 1912, Albert Einstein aveva iniziato una relazione extraconiugale con una sua cugina, Elsa Löwenthal. Dopo qualche anno, il matrimonio con Mileva Maric finisce, e i due firmano un consistente accordo di divorzio. Nel 1936 Einstein convola a nozze con la cugina Elsa. Per quanto riguarda gli studi fisici, tra il 1915 e il 1919 Albert si concentra sulla teoria della relatività generale, confermata successivamente da altri studiosi.
A partire dagli anni Venti, diviene più volte vittima di comportamenti antisemiti, e negli anni Trenta, dopo la salita al potere di Hitler, resta negli Stati Uniti, dove si trovava già come professore ospite all’Università di Princeton. Il 17 aprile 1955 muore all’ospedale di Princeton, a causa di un’emorragia dell’aorta addominale. Pur avendo espresso la volontà di essere cremato, l’autore dell’autopsia decide di asportare e conservare il cervello. Lo tiene sottovuoto per circa 40 anni: quando i parenti di Einstein ne giungono al corrente, decidono di sezionare il cervello in circa 200 parti, da consegnare ad altrettanti ricercatori.