L’ingiustizia è sempre dietro l’angolo in questo matto mondo che non sempre premia i virtuosi e i giusti. Lo sapevano bene i nostri avi, le cui idee sono arrivate a noi attraverso i proverbi della saggezza popolare. “Paga il giusto per il peccatore” è uno di questi, e fa riferimento a una figura molto cara a tanti detti della tradizione. Il peccatore è infatti menzionato in molte frasi più o meno antiche, e segnala in genere l’influenza della religione cristiana nella cultura occidentale.
Il significato di questo proverbio
Il peccato è un concetto centrale della fede cristiana. Gesù viene al mondo proprio per redimere gli esseri umani dal peccato. Nella dottrinca cattolica il peccato è una mancanza contro la ragione, contro la verità, contro la moralità. È una trasgressione all’amore vero, verso Dio e verso gli altri, che fa venire meno la solidarietà. Si concretizza anche solo con un desiderio o una parola, oltre che ovviamente con un atto, contro la legge divina.
Per i fedeli però il proverbio “Paga il giusto per il peccatore” non ha alcun senso. Infatti per chi crede e vuole farsi salvare dal peccato, per i giusti, c’è la promessa della vita eterna al fianco di Dio. Da dove deriva allora questo detto? Pur affondando le sue origini nella tradizione cattolica, questa frase ha poco o niente di religioso in sé. Infatti il peccatore, in questo caso, non deve essere inteso come chi compie atti contro un volere più alto di quello umano.
Il peccatore è, in questo caso, chiunque commetta un torto o addirittura un reato. Sappiamo bene che spesso, nella vita di tutti i giorni, la giustizia non fa il suo corso come dovrebbe e si trova a pagare una pena chi non ha colpa. Allo stesso modo sono spesso le persone innocenti a pagare le conseguenze di malefatte altrui. Basta pensare a quanto dolore patisce una madre se un figlio prende una cattiva strada, o a quante volte un’intera classe viene messa in punizione per il comportamento dell’alunno più discolo. A volte dunque “Paga il giusto per il peccatore” .
Altri proverbi dal significato simile
La saggezza popolare spesso si contraddice con detti che hanno significati diametralmente opposti. Ad esempio “A credenti Dio paga i debiti” vuol dire che saranno proprio i giusti, i fedeli, a vedere i propri peccati perdonati. E dunque i colpevoli a pagare. E si dice anche che “Perde le lacrime chi piange davanti al giudice” perché in tribunale dovrebbero essere prese decisioni eque non influenzate da alcun fattore esterno. Ma attenzione, i nostri avi dicevano anche che se “Fate del bene al villano, dirà che gli fate del male“.
Significato
Non sempre chi commette un torto paga. E talvolta, lo vediamo con i casi giudiziari e nella vita quotidiana, ci sono persone che scontano pene per colpe di altri, o che subiscono ingiustamente le conseguenze di fatti che non hanno compiuto.
Origine
Lo scrittore José Rizal scriveva nel suo romanzo Noli me tangere, pubblicato nel 1887, che "Il giusto paga il conto del peccatore". Questa frase potrebbe tuttavia essere molto più antica e si potrebbe essere diffusa già prima dell'Ottocento.