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Perché i Beatles si chiamano così?

Le origini del nome dei Beatles e come è nata la band del quattro ragazzi di Liverpool che hanno cambiato il mondo.

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Hanno segnato la storia della musica e le loro canzoni indimenticabili sono famose in tutto il mondo, ma perché i Beatles si chiamano così? Sul nome del gruppo, coniato nell’agosto del 1960, sono nate molte teorie, fra leggenda e verità. Nel tempo infatti la band cambiò spesso il modo in cui si chiamava, passando da Black Jacks a Quarrymen, sino a Johnny and the Moondogs, Beatals, Long John and the Silver Beetles, Silver Beats, Silver Beatles. Mentre ancora prima, Paul Mc Cartney e John Lennon si esibivano come un duo chiamato The Nerk Twins.

Perché i Beatles si chiamano così

Il nome Beetles, che in inglese significa "coleotteri" o "scarabei" venne suggerito per la prima volta da Stuart Sutcliffe. Ex membro della band, fu il bassista prima di abbandonare tutto per dedicarsi a nuovi progetti artistici. Secondo quanto raccontato dal giornalista Bill Harry, l’artista voleva rendere omaggio a un altro gruppo: i Buddy Holly The Crickets, che significa "i grilli" e "le cicale". In seguito invece il press agent della band, Derek Taylor, affermò che l’idea era venuta a Sutcliffe dopo aver visto un film, The Wild One, con Marlon Brando e Lee Marvin. Nella pellicola il protagonista incontrava una gang di motociclisti che si faceva chiamare Beetles.

Stuart Sutcliffe suggerì il nome durante una serata con gli altri componenti del gruppo. John Lennon, che amava i giochi di parole, decise di aggiungere un riferimento a "beat", parola inglese che significa battito e ritmo. In seguito sulla vicenda sono nate alcune versioni. Royston Ellis, poeta beat, sostenne di aver suggerito a Lennon e McCartney di trasformare Beetles in Beatles, usando "beat alls". Lennon invece affermò che all’età di dodici anni aveva avuto una visione: un uomo che portava una torta fiammeggiante dicendo: "Voi sarete Beatles con la A". Per ricordare questo episodio nel 1997 Paul McCartney pubblicò un disco intitolato proprio Flaming Pie, ossia "torta fiammeggiante".

Come sono nati i Beatles

L’avventura dei Beatles iniziò al Liverpool Institute dove sia John Lennon che Paul McCartney erano iscritti e dove arrivò, poco dopo, anche George Harrison. Paul e George, che prendevano lo stesso bus per andare a scuola, divennero subito amici, condividendo la passione per la musica. Nel 1958, Harrison entrò nei Quarrymen, il gruppo in cui suonavano Lennon, McCartney e Pete Best. Nel 1961 la formazione cambiò nome in Beatles e volò in Germania. Nei club di Amburgo venne messo a punto lo stile musicale della band. Tornati a Liverpool, il batterista Pete Best venne sostituito da Richard Starkey, che aveva come nome d’arte Ringo Starr. Con la nuovissima formazione, i Beatles partirono alla volta del Cavern club, un piccolo locale, pronti a conquistare il mondo.

Una nuova svolta arrivò quando Brian Epstein, manager del gruppo, suggerì agli artisti di usare un riff, ossia un ritornello semplice e piacevole, usando basso, batteria e due chitarre. Ma a rivoluzionare tutto era soprattutto il gruppo, formato da ragazzi che, per la prima volta, raccontavano una vita diversa con nuove regole, proprio come accadrà con i Rolling Stones. Fra il 1963 e il 1965 i Beatles pubblicarono alcuni singoli che scalarono rapidamente le classifiche conquistando gli Stati Uniti. La svolta arrivò nel 1967 quando il gruppo pubblicò l’album Sgt. Pepper’s lonely hearts club band, ottenendo un enorme successo.