La presenza di ghiaccio rischia di compromettere il corretto funzionamento di un aereo. Per questo motivo, la manutenzione dei velivoli prevede un’operazione ben precisa, chiamata "deicing" (in italiano traducibile come "sghiacciamento", "rimozione neve e ghiaccio" o "sgombero neve e ghiaccio"), che è finalizzata proprio a scongiurare il pericolo che su alcune specifiche parti dell’aereo rimanga del ghiaccio durante la fase di volo. Ma perché bisogna eliminare il ghiaccio dagli aerei? E come funziona l’operazione di deicing? Scopriamolo insieme.
Ghiaccio sugli aerei: i rischi
La formazione di ghiaccio sulla superficie delle ali e della carlinga di un aereo è un’eventualità molto pericolosa. La presenza del ghiaccio, infatti, può modificare le caratteristiche aerodinamiche con cui è stato originariamente progettato il velivolo, con conseguenze imponderabili sulle modalità di risposta ai comandi e, quindi, sul controllo dell’aereo stesso.
Ma non è tutto: il movimento dei flap dell’aereo, cioè di quelle parti mobili dell’ala del velivolo che consentono di aumentare la portanza al decollo e all’atterraggio, può essere ostacolato dalla presenza del ghiaccio.
Un’altra area dell’aereo che può risentire in maniera importante della presenza del ghiaccio è la parte anteriore dei motori, cioè lì dove i propulsori "inspirano" l’aria necessaria per il funzionamento del velivolo. In questo caso, il ghiaccio presente sull’aereo rischia di ridurre la superficie di imbocco, peggiorando le prestazioni del mezzo.
Cos’è e come funziona l’operazione di "deicing"
L’operazione di deicing (o de-icing), in italiano traducibile con "sghiacciamento", "rimozione neve e ghiaccio" oppure "sgombero neve e ghiaccio" è un particolare processo che consiste nella rimozione del ghiaccio (ma anche della neve, della brina e della pioggia mista a neve) da alcune parti dell’aereo, come le ali, i piani di coda, le antenne, le eliche, le prese di pressione e la fusoliera di un velivolo.
Il procedimento più utilizzato per eseguire l’operazione di deicing dura in tutto tra i 10 e i 15 minuti e prevede l’uso di una miscela di acqua calda e liquido antigelo (oppure anche solo acqua calda, a una temperatura uguale o superiore ai 60 gradi), che viene spruzzata ad alta pressione sull’aereo da dei mezzi speciali. Tale miscela è in grado di sciogliere le formazioni di ghiaccio e gli accumuli di neve presenti sul velivolo. Le percentuali di concentrazione del fluido e dell’acqua e la tipologia di fluido da utilizzare dipendono dalla temperatura esterna.
Per rimuovere il ghiaccio che si forma in volo sulle ali dell’aereo, invece, sono previste diverse soluzioni, tra cui dei sistemi pneumatici come le camere d’aria, che, al comando del pilota, si gonfiano in sequenza rompendo così la patina ghiacciata. Un metodo alternativo è il riscaldamento della superficie alare tramite resistenze elettriche.
Per l’operazione di deicing è necessario che attorno a ogni aereo lavorino in contemporanea ben 4 mezzi. Ogni aeroporto ha in dotazione un numero di mezzi in relazione alle proprie esigenze: lo scalo di Francoforte ne ha 58 mentre quello di Fiumicino, dove il clima è meno rigido, ne ha solo 4.
Cos’è l’anti-icing
L’operazione di deicing si affianca a quella di anti-icing ("antighiaccio"). Si tratta di un trattamento specifico (generalmente eseguito subito dopo il deicing) finalizzato a prevenire la formazione di ghiaccio o eliminare gli effetti delle precipitazioni nevose sull’aereo fino al momento del decollo.