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Perché si dà la mancia?

La mancia, in Italia, è un gesto considerato a discrezione del cliente. Ma qual è la sua origine e come viene considerata negli altri Paesi del mondo?

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Quando si mangia al ristorante è buona consuetudine in Italia lasciare la mancia, cioè una piccola somma di denaro da aggiungere al prezzo finale della cena come ricompensa per il servizio ricevuto. In diversi Paesi del mondo, Italia inclusa, la mancia è per l’appunto un gesto cortese, mentre in altri Stati, al contrario, è ritenuto un gesto offensivo. In alcuni Paesi, però, la mancia è addirittura obbligatoria. Ma perché si dà la mancia?

Cos’è la mancia

Come abbiamo già accennato, la mancia è una somma di denaro (più o meno) piccola che generalmente viene lasciata oltre il dovuto come ricompensa per il servizio ricevuto. In alcuni casi, l’entità della mancia equivale a una percentuale ben precisa del prezzo finale che si deve pagare. In particolare, si è soliti dare la mancia nel settore della ristorazione e in quello alberghiero.

L’origine della parola mancia

Sono diverse le teorie sull’origine della parola "mancia" e sulla nascita di questa particolare usanza. Una delle teorie più solide fa risalire l’origine della parola "mancia" dal francese "manche", che in italiano significa "manica". L’usanza di lasciare la cosiddetta "mancia" si diffuse, infatti, ai tempi in cui la servitù non percepiva stipendio per il servizio offerto, ma riceveva solo vitto, alloggio e un vestito nuovo da lavoro da far durare un anno.

Lavorando, però, giorno dopo giorno, le maniche dell’abito erano inevitabilmente soggette a facile usura ed erano così le prime parti del vestito a consumarsi. Per questo motivo, il padrone era solito elargire alla sua servitù una "mancia" per consentire di comprare delle maniche di ricambio.

Oggi, in Francia, per indicare la "mancia" si utilizza il termine "pourboire", che potrebbe derivare da "pour boire", ossia "per bere". Una volta tramontata l’era della servitù, infatti, in Francia si ritenne inopportuno l’utilizzo del termine "manche".

La mancia nel mondo

"Paese che vai, usanza che trovi". Mai detto fu più adatto quando si parla di mancia. Come abbiamo già sottolineato, infatti, esistono diverse consuetudini legate a questa pratica e cambiano in base a dove ci si trova. Per evitare gaffe inopportune, quindi, è molto importante sapere come viene considerata la mancia nelle diverse parti del mondo.

In Italia e negli altri Paesi europei, per esempio, la mancia è ritenuta un gesto di cortesia, a discrezione dei clienti. Non c’è, quindi, alcun obbligo di lasciare la mancia, ma è buona regola lasciarla quando si è ricevuto un buon servizio. In Canada, invece, dare la mancia è obbligatoria.

Negli Stati Uniti d’America esiste una particolare categoria di lavoratori, chiamata "tipped workers". Questi lavoratori, come da definizione del Dipartimento del Lavoro degli Usa, sono quelli che ricevono almeno 30 dollari al mese in mance. Hanno un reddito minimo misero e la gran parte del loro reddito (anzi, la quasi totalità) è rappresentata proprio dagli "extra" lasciati dai loro clienti. Per i datori di lavoro dei "tipped workers", infatti, non esiste alcun obbligo di garantire uno stipendio vero e proprio. Alla luce di ciò, negli Stati Uniti d’America, la mancia deve corrispondere al 15-20% del conto totale.

Nel caso in cui ci si trovi in Giappone, infine, bisogna prestare molta attenzione: lì, infatti, la mancia viene vista come un’offesa in quanto il buon servizio è considerato un dovere. In Giappone, perciò, ai camerieri non spetta alcun "extra".