Magazine

Perché per brindare diciamo "cin cin"?

Per brindare diciamo "cin cin", ma pochi conoscono l'origine di questa usanza che arriva da lontano.

Facebook Twitter

Si tratta di un’usanza consolidata: per brindare diciamo "cin cin". L’origine di questa tradizione, che viene seguita da tutti durante un brindisi, è però poco conosciuta e pochissima sanno che arriva dalla Cina.

Perché per brindare diciamo "cin cin"

Il brindisi è un gesto che si compie sollevano i bicchieri poco prima di bere e facendoli toccare. Si tratta di un’usanza di buon augurio nei confronti di qualcosa o qualcuno. Un modo per festeggiare un avvenimento, una vittoria oppure come augurio di avere fortuna. Il termine brindisi deriva dallo spagnolo "brindis" che arriva dalla frase tedesca "bring dir’s". Questa formula veniva usata nelle libagioni, ossia nelle cerimonie dello spargimento rituale del vino e significa "Io porto a te".

Come è noto ogni brindisi che si rispetti è accompagnato da un motto che va pronunciato quando i calici si alzano e si toccano. Il più famoso è "cin cin". Questa frase deriva dal cinese "ch’ing ch’ing" che vuol dire "prego, prego". In epoca vittoriana le parole hanno subito vari cambiamenti per via dell’influenza del pidgin english, l’inglese che veniva usato in Cina dai naviganti e dai commercianti. La formula "chin chin" venne adottata dai marinai che la portarono nei porti di tutta Europa, in particolare in Italia. Ad aumentare la diffusione di "cin cin" fu anche il fatto che il suono onomatopeico ricalcava quello dei calici che si sfiorano nel momento del brindisi. "Cin cin" riuscì così a soppiantare persino "Prosit!", il detto latino che significa "sia di giovamento" usato in numerose celebrazioni.

Come si brinda nelle altre parti del mondo

Se in Italia si usa in prevalenza "cin cin", come si brinda nelle altre parti del mondo? In Inghilterra, dove questo rito è sempre stato molto diffuso, si usa il termine "Cheers". In Irlanda invece questo gesto è soprattutto una questione di amicizia, per questo si fa a gara per offrire da bere e si brinda gridando: "Slàinte!". Se in Germania è rimasto in uso "Prosit", in Polonia e in Russia si dice: "Na zdrowie", una frase che vuol dire "Alla salute". Attenzione però: il primo a dirlo deve essere sempre il padrone di casa e nessuno deve mai bere prima di lui.

Gli spagnoli usano una formula lunga: "Arriba, abajo, al centro, pa dentro", che tradotto vuol dire: "Verso l’alto, verso il basso, verso il centro e verso il dentro". In Svezia è usanza, durante il brindisi, guardare negli occhi le altre persone e dire: "Skål!", che significa "Coppa". Mentre in Francia si dice "Santé", ma soprattutto si segue un rituale preciso: le donne vanno servite per prime e non ci si versa mai il vino da soli.

Una curiosità: in Giappone la parola "cin cin" indica l’organo sessuale maschile. Il brindisi invece viene accompagnato dal termine "Kanpai" che nasce dall’unione di "Kan", ossia "Seccare" e "Pai", ovvero "Bicchiere". Infine in Moldavia brindare è qualcosa di molto importante, così tanto che durante i pasti è possibile farlo anche una trentina di volte. Come? Alzando i calici e gridando "Hai devai", che tradotto in italiano significa: "Andiamo!".