Chi è appassionato di tatuaggi conoscerà molto bene la regola dei tatuaggi dispari: non bisogna mai e poi mai avere tatuaggi pari. Una volta "rotto il ghiaccio" col primo tatuaggio, perciò, se si desidera farne un altro sarà il caso di pensare già al terzo dal momento che i tatuaggi, in virtù di questa regola universalmente riconosciuta, devono essere rigorosamente di numero dispari. Se, come detto, sono in tanti a conoscere (e a riconoscere) questa regola, sono certamente meno quelli che conoscono anche l’origine di questa particolare usanza, che risale all’inizio dell’Ottocento ed è legata alle abitudini dei marinai europei di quell’epoca. Scopriamo ora insieme, in maniera più dettagliata, perché i tatuaggi sono dispari.
Come è nata l’usanza di fare tatuaggi dispari
Gli equipaggi europei che, nel XVIII secolo, avevano raggiunto le isole del Pacifico apprezzarono lì l’arte del tatuaggio, tanto che la riportarono in Europa, dove invece la Chiesa l’aveva proibita nel Medioevo.
Tra i marinai europei si diffuse la consuetudine di tatuarsi simboli ritenuti di buon auspicio affinché li "proteggessero" durante i loro lunghi viaggi in mare. I marinai europei di inizio Ottocento erano soliti fare un tatuaggio alla vigilia di un viaggio e farne un altro una volta che raggiungevano la loro destinazione. Poi si tatuavano nuovamente nel momento in cui tornavano a casa sani e salvi.
Avere un numero di tatuaggi pari, quindi, significava all’epoca trovarsi lontano da casa (e potenzialmente in pericolo), mentre avere un numero di tatuaggi dispari indicava che si era al sicuro nella propria casa e con la propria famiglia.
Nel corso dei secoli, la tradizione dei tatuaggi "dispari" ha poi valicato i confini dell’ambiente marinaresco, diffondendosi universalmente. Ancora oggi è una tradizione rispettata da molti appassionati di tatuaggi.
I tatuaggi dei marinai e i loro significati
Ai tatuaggi dei marinai sono collegati storicamente alcuni significati particolari: per esempio il tatuaggio del dragone indica che si è stati in Cina, mentre chi ha una tartaruga ha certamente valicato l’equatore.
Tra i simboli più frequenti c’è l’ancora: è storicamente il tatuaggio dei marinai che hanno solcato l’Atlantico o che nella loro vita hanno prestato servizio su una nave mercantile. La variante delle ancore incrociate tatuate tra pollice e indice indica, invece, che il marinaio è stato un nostromo.
La corda è un altro tatuaggio ricorrente e sta a indicare che chi ha scelto questo tatuaggio è stato proprio un marinaio. I cannoni incrociati, invece, indicano che il marinaio ha prestato servizio militare.
Ogni rondine tatuata sul corpo di un marinaio, poi, sta a significare che quel marinaio ha attraversato 5000 miglia nautiche.
Stesso significato per Stella nautica e Rosa dei Venti: sono un simbolo di augurio affinché il marinaio trovi sempre la strada verso casa.
Il tatuaggio della croce è un messaggio "in codice" per gli squali: quelli che incontreranno un marinaio con questo tatuaggio non dovranno cibarsi di lui.
Infine, la rosa trafitta dal pugnale sta a significare che quel marinaio è pronto a lottare contro tutto, anche se ciò che dovrà affrontare si rivelerà dolce come una rosa.