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Videogiochi Fonte foto: iStock

Giocare ai videogiochi fa bene alla mente ma c'è un limite di ore

Giocare ai videogiochi fa bene alla mente ma c'è un limite di ore da non superare: è quanto scoperto da uno studio della Nihon University di Tokyo

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Giocare ai videogiochi fa bene alla mente. No, non è uno scherzo: è quanto è stato scoperto da uno studio della Nihon University di Tokyo. I ricercatori hanno però individuato un limite di ore da rispettare per beneficiare di questi effetti positivi.

Il nuovo studio sui videogiochi

Si sente spesso parlare degli effetti negativi dei videogame, soprattutto su bambini e adolescenti. Esistono numerose ricerche che hanno indagato il loro impatto su dipendenza, benessere, funzioni cognitive e aggressività.

Al contempo, è molto difficile sentire parlare dei loro effetti positivi sulla salute. Ebbene, una nuova ricerca della Nihon University di Tokyo pubblicata sulla rivista ‘Nature Human Behaviour’ ha scoperto che giocare ai videogame fa bene alla mente. Unico accorgimento, non bisogna superare le 3 ore al giorno.

Lo studio è stato condotto in Giappone in piena pandemia, tra il 2020 ed il 2022, su un campione di 97.602 persone. Durante l’emergenza sanitaria, la domanda di videogiochi ha superato l’offerta disponibile, così i riveditori giapponesi hanno utilizzato le lotterie per assegnare una PlayStation 5 o Nintendo Switch ai residenti di età compresa tra 10 e 69 anni.

È in questo contesto che i ricercatori hanno visto l’opportunità di condurre lo studio per indagare la correlazione tra videogiochi e salute mentale. L’analisi ha rivelato che sia il possesso di una console che il gioco stesso migliorano la salute mentale, riducendo il disagio psicologico e favorendo la soddisfazione personale. Tuttavia, è emerso anche che c’è un limite di ore da non superare per godere di questi benefici individuato in un massimo di 3 ore di gioco al giorno.

“Attraverso un approccio sperimentale naturale abbiamo dimostrato che vincere alla lotteria per una Switch o PS5 in Giappone ha avuto un impatto positivo sul benessere mentale delle persone di età compresa tra i 10 e i 69 anni”, hanno sottolineato i ricercatori. “Tutte le nostre stime – hanno proseguito – hanno indicato correlazioni positive tra i videogiochi e la soddisfazione, una constatazione che, pur essendo controintuitiva date alcune percezioni pubbliche intorno al gioco, è coerente con studi recenti”.

Il parere dell’esperto

“La ricerca che aiuta le persone a comprendere i benefici del gioco è positiva per tutti, in particolare quando si tratta di videogiochi, che soffrono di un problema di immagine a livello globale”, ha commentato a ‘Science Media Center’ Mike Cook, professore di Informatica al King’s College di Londra. “I videogiochi – ha spiegato – non sono importanti solo per i bambini ma anche per gli adulti di tutte le età, e stanno diventando sempre più importanti per le generazioni più anziane come fonte di connessione sociale e sfida mentale”.

Sullo studio, il dottor Cook ha aggiunto: “Gli autori sembrano piuttosto attenti a non fare troppe speculazioni, ma affermano che hanno in programma di condurre ulteriori ricerche per comprendere i meccanismi di come il gioco influisce sulla vita delle persone. Comprenderlo meglio potrebbe aiutarci a trovare nuovi modi di usare i videogiochi anche per altri scopi. Esiste già un’ampia ricerca su come i giochi possano supportare la riabilitazione o i risultati sulla salute mentale, e c’è ancora molto lavoro da fare per capire correttamente come usarli in modo più efficace”.