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Valditara Fonte foto: ANSA

Smartphone e videogiochi, il messaggio di Valditara ai bambini

Il nuovo messaggio di Giuseppe Valditara sull'uso di smartphone e videogiochi è rivolto ai bambini: ecco cosa ha detto il ministro dell'Istruzione

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Ieri a Roma è stata presentata ‘W la salute’, la campagna di comunicazione per promuovere gli stili di vita sani fin dall’infanzia promossa dal ministero della Salute, Giunti Editori e Disney Italia. Durante la presentazione, alla quale hanno partecipato alcune scuole elementari e medie in modalità telematica, il ministro Giuseppe Valditara ha lanciato un messaggio ai bambini parlando dei rischi associati all’uso dello smartphone e dei videogiochi. Ecco cosa ha detto.

Il progetto ‘W la salute’

Anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha partecipato alla presentazione di ‘W la salute‘, il progetto rivolto a bambini e ragazzi ideato dal ministero della Salute in collaborazione con Giunti Editori e Disney Italia per la promozione degli stili di vita sani.

“Un’iniziativa straordinariamente importante – l’ha definita il responsabile della scuola – soprattutto perché viene riassunta da un’espressione molto efficace: imparare stili di vita sani. Un messaggio che noi abbiamo voluto trasfondere nelle Linee guida sull’Educazione civica. Perché sapete – ha continuato rivolgendosi ai bambini -, come dicevano gli antichi romani, ‘mens sana in corpore sano‘. Vivere sani, imparare stili di vita corretti, significa anche vivere bene, e avere un rapporto con il vostro quotidiano, con gli altri e con voi stessi particolarmente bello. Ma – ha avvertito – ci sono tanti nemici dello stile di vita sano”.

Valditara: “Dite ai genitori di non darvi il cellulare”

Nel suo intervento, Valditara ha insistito sui rischi associati all’uso del cellulare da parte dei più piccoli: “Bimbi, l’uso del cellulare, soprattutto l’abuso, non fa affatto bene – ha affermato il ministro -. Per questo ho detto che a scuola sino ai 14 anni non si deve usare il cellulare”, facendo riferimento al divieto dell’uso dello smartphone fino alle medie anche per scopi didattici, in vigore da settembre.

Valditara ha proseguito: “Dite ai vostri genitori di non darvi il cellulare in mano, perché il cellulare abitua alla dipendenza, e non fa bene alla vostra capacità di memorizzare e di concentrarvi”. Inoltre, ha aggiunto, “sul cellulare, sui social, ci sono tante insidie. La Polizia postale mi racconta delle storie drammatiche. La polizia, e voi vi fidate della polizia”.

Infine, il suo appello: “Dovete tornare ad usare la penna, la carta, il libro, poi ci sarà tempo per usare il cellulare. Ma non create questa dipendenza, poi non ve la togliete più”.

Il messaggio ai bambini sui videogiochi

Oltre al cellulare, il ministro dell’Istruzione ha parlato anche dei videogiochi. “Nelle Linee guida per l’insegnamento dell’Educazione civica abbiamo anche inserito il contrasto alla ludopatia, ovvero la dipendenza dai videogiochi”. Quando si ha una dipendenza di questo tipo, “uno non capisce più niente, deve tornare a casa e mettersi davanti al computer o al televisore e giocare, giocare, giocare con questi giochi virtuali. Così perdiamo il contatto con la realtà“.

Inoltre, “ci sono dei videogiochi dove addirittura si impara ad ammazzare una persona come se fosse bere un bicchiere d’acqua, e questo non va bene – ha aggiunto -. Parlate con i vostri genitori: no ai videogiochi violenti, che stimolano l’aggressività”.

Promuovere una sana alimentazione a scuola

Non solo smartphone e videogame: per Valditara la promozione di stili di vita corretti parte da una sana alimentazione. Poco prima del suo intervento, il ministro della Salute Orazio Schillaci ha citato i dati di PreSa e Fondazione Mesit, che hanno rivelato che in Italia il 19% dei bambini tra gli 8 ed i 9 anni è in sovrappeso e il 9,8% è obeso.

“Noi riteniamo che una corretta educazione alimentare sia fondamentale e che debba partire dalle scuole – ha spiegato il ministro dell’Istruzione -. E quando voi andate a casa, portate gli insegnamenti che avete imparato a scuola ai vostri genitori. Perché è chiaro che non sarete voi a farvi da mangiare, ma saranno i vostri genitori che dovranno, insieme a voi, apprendere questi stili di vita sani e corretti”.

Valditara ha aggiunto: “abbiamo fatto un protocollo con alcune associazioni, come Coldiretti, per affermare l’alimentazione sana anche nelle mense scolastiche, perché possiate mangiare bene e sano a scuola”.