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Scrittura a mano Fonte foto: iStock

Chi sono i parlamentari che difendono la scrittura a mano

Arriva l'intergruppo per la difesa della scrittura a mano e della lettura su carta: perché è nato e chi sono i parlamentari che ne fanno parte

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

È nato l’intergruppo parlamentare per la difesa della scrittura a mano e della lettura su carta. Ecco chi sono i parlamentari che ne fanno parte ed i motivi dell’iniziativa.

La difesa della scrittura a mano e della lettura su carta

Il 15 ottobre, nella sala Nassiriya del Senato, è stato presentato l’intergruppo parlamentare ‘Scrivere a mano e leggere su carta nell’era del digitale‘.

L’iniziativa, promossa dall’Osservatorio Carta, Penna & Digitale della Fondazione Luigi Einaudi e nata su iniziativa della senatrice Lavinia Mennuni, ha l’obiettivo di tutelare la scrittura a mano in corsivo e la lettura su carta nel sistema scolastico e non solo.

“Tutti gli indicatori ci dicono che il quoziente intellettivo e la capacità di analisi e concentrazione dei giovani si stanno progressivamente erodendo. E stanno crescendo in maniera esponenziale non soltanto i segni di disagio giovanile, ma anche i casi di disgrafia, aumentati quasi del 200% negli ultimi 10 anni, e i disturbi dell’apprendimento, cresciuti del 400%”. Lo ha detto, durante la presentazione dell’intergruppo, il segretario generale della Fondazione Luigi Einaudi e direttore dell’Osservatorio Carta, Penna & Digitale Andrea Cangini.

Gli effetti delle tecnologie digitali sui giovani

La colpa sta nell'”abuso delle tecnologie digitali, di social, di smartphone e videogiochi”, ha proseguito. “Finché non emergeranno evidenze scientifiche diverse da quelle attuali”, che “dicono che la tecnologia applicata all’istruzione non produce risultati, ma anzi produce prevalentemente danni, faremo campagne informative sull’importanza della scrittura a mano e lettura su carta”. Pratiche, ha aggiunto, che non vanno viste “come vezzo, ma come ginnastica”.

Infatti, ha spiegato Cangini, “è provato scientificamente che scrivere a mano in corsivo e leggere su carta sviluppa l’emisfero sinistro del cervello, quello che presiede al pensiero logico-lineare. E se uno non scrive a mano in corsivo e legge su carta, questa parte si sviluppa meno, e resta ostaggio della parte emotiva”.

E ha continuato: “Viviamo in un mondo che, anche a causa dei social, sollecita molto le nostre emozioni. Non avere la capacità intellettiva per gestire le emozioni e per analizzare la complessità del tempo in cui viviamo vuol dire creare giovani tendenzialmente infelici, ma soprattutto classi dirigenti tendenzialmente incapaci di muoversi in contesti complessi”.

Per Cangini si tratta di “una questione di libertà, individuale e nazionale”. Per questo “ringrazio la senatrice Mennuni e tutti i parlamentati che hanno aderito al nostro appello”.

Chi sono i parlamentari che hanno aderito

Ma chi sono i parlamentari che hanno aderito all’iniziativa? Al momento, oltre alla senatrice di Fratelli d’Italia Lavinia Mennuni, dell’intergruppo fanno parte personalità provenienti da partiti diversi:

Enzo Amich (deputato FdI); Alessandro Amorese (deputato FdI); Alberto Bagnai (deputato Lega); Simona Malpezzi (senatrice Pd); Gianni Berrino (senatore FdI); Stefano Candiani (deputato Lega); Anna Maria Madia (deputata Pd), Roberto Menia (senatore FdI); Vita Maria Nocco (senatrice FdI); Cinzia Pellegrino (senatrice FdI); Sergio Rastrelli (senatore FdI); Marco Scurria (senatore FdI); Sandro Sisler (senatore FdI); Luigi Spagnolli (senatore Pd); Francesco Verducci (senatore Pd); Mario Occhiuto (senatore Forza Italia); Adriano Paroli (senatore Forza Italia); Daniela Sbrollini (senatrice Italia Viva); Valentina Grippo (deputata Azione).

Tra le prime azioni proposte dall’itergruppo c’è l’istituzione del “quarto d’ora di lettura su carta” e la promozione di biblioteche diffuse sul territorio.

I commenti

“Sono lieta che l’iter del disegno di legge bipartisan sulla tutela dei minori nella dimensione digitale stia procedendo nei lavori parlamentari. È in tale ambito che, in stretta collaborazione con la Fondazione Luigi Einaudi, ho costituito l’intergruppo in difesa della scrittura a mano e della lettura su carta, importanti abitudini da promuovere soprattutto per i nostri giovani”, ha commentato la senatrice Lavinia Mennuni.

All’iniziativa ha preso parte anche l’Accademia della Crusca. “La Crusca ha aderito con molto piacere all’Osservatorio Carta, Penna & Digitale perché è convinta da tempo dell’importanza della scrittura a mano”, ha detto il presidente Paolo D’Achille.

“Già nel 2014 – ha proseguito – il neurolinguista Guido Gainotti, in un intervento sul giornale dell’Accademia della Crusca, sosteneva come l’apprendimento della scrittura a mano in corsivo prima del passaggio al digitale fosse fondamentale per le giovani generazioni, tantoché – spiegava – nella Silicon Vally viene impedito l’uso del cellulare ai ragazzi finché non hanno compiuto il ciclo scolastico, fino agli 11-12 anni”.