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La lezione di prof Vecchioni: perché l'Europa si chiama così
A 'In altre parole' su La7, prof Roberto Vecchioni ha raccontato perché l'Europa si chiama così: l'origine del nome è da ricercare in un mito greco
Perché l’Europa si chiama così? Forse non tutti sanno che l’origine del nome del nostro continente ha a che fare con un mito greco. Lo ha spiegato Roberto Vecchioni, che oltre ad essere un cantautore ha insegnato per molti anni alle scuole superiori, in una puntata di In altre parole. Ecco la sua lezione.
Prof Vecchioni racconta l’origine della parola Europa
A Madrid si è svolta la kermesse dei Patrioti per l’Europa, il terzo gruppo del Parlamento europeo per numero di deputati, del quale fa parte la Lega di Matteo Salvini. È in questo contesto che Elon Musk ha lanciato lo slogan Mega ‘Make Europe great again‘, clone del Mega del presidente USA Donald Trump ‘Make America great again’.
Da questa notizia di attualità è partita la lezione di Roberto Vecchioni a In altre parole, la trasmissione su La7 condotta da Massimo Gramellini di cui il cantautore è ospite fisso in veste di prof visto il suo passato da insegnante. Nel suo intervento, Vecchioni ha spiegato da dove proviene il termine ‘Europa’.
“La parola Europa deriva da un mito greco. È una lunga storia, ci vorrebbero tre giorni, ma cercheremo di riassumere”, ha detto iniziando a raccontare.
“Partiamo da Agenore, re fenicio di Tiro. Ha quattro figli: Europa, Cadmo, Cilice e Fenice. Europa, che in greco significa ‘occhi belli, occhi profondi’, è una ragazzina bellissima che sta giocando sulla spiaggia con le sue amiche. Zeus la vede e dice: ‘Devo averla quella ragazza, è troppo bella’. E trova un marchingegno per rapirla”. Così “manda da lei Ermes – messaggero degli dei – con una mandria di buoi. Zeus si traveste da toro bianco e si mette in mezzo agli altri per non farsi notare”.
Una volta arrivato vicino a Europa, Zeus-toro “fa il mansueto, tanto che lei lo accarezza. Poi, al momento giusto, se la prende in groppa e parte”. Dalla Fenicia, che come ha puntualizzato Vecchioni “era dalle parti della Palestina“, il dio dell’Olimpo “passa il mare e arriva a Creta, casa sua”. Secondo il mito, infatti, Zeus è nato sul monte più alto dell’isola greca, il monte Ida.
Raggiunta Creta, Zeus tenta un approccio con Europa, “ma lei non ci sta – ha proseguito Vecchioni -. Così decide di cambiare costume e si tramuta in un’aquila protettiva, dolce e molto buona. Lei a quel punto cede e gli dà tre figli. Dopo di che Zeus torna sull’Olimpo, mentre Europa resta a Creta e, insieme ad un uomo di grande umanità, Asterio, alleva i suoi figli”. Secondo il mito Europa sposa Asterio, il primo re di Creta, diventando a sua volta la prima regina dell’isola.
La lezione di prof Vecchioni sul mito d’Europa
Vecchioni ha proseguito il racconto: “Passa il tempo, e il padre di Europa, Agenore, vuole sapere dove è finita. Allora chiede ai figli Cadmo, Cilice e Fenice di andare a cercarla”.
La narrazione del prof si è così concentrata sul fratello di Europa: “Cadmo viene da un nome semita che è ‘qadmu’, che significa Oriente. ‘Ereb’ invece è Occidente”, con cui i fenici indicavano tutti i Paesi a ovest del loro territorio.
“Cadmo la va a cercare ma non la trova da nessuna parte. Poi si ferma a Tebe (situata nella parte centrale dell’odierno Egitto), che è come Londra oggi. Diventa re e riesce a conquistare un territorio vastissimo” che, in onore di sua sorella, decide di chiamare Europa.
“Ma non è finita qui – ha aggiunto Vecchioni -. Se nelle sere d’estate, quelle più chiare, guardate il cielo, vedrete una costellazione a forma di toro. Quella è Europa, perché Zeus l’ha mandata lassù. Tutte le donne belle e intelligenti amate da Zeus vengono trasformate in luce di costellazioni”, ha concluso il professore.