Prof Vecchioni e la vigilia della sua Maturità: l'idea del padre
Prof Vecchioni ha raccontato la sua vigilia della Maturità: nei giorni prima dell'esame era triste, così il padre ebbe un'idea per tirarlo su
La vigilia della Maturità è uno di quei momenti che rimangono nel cuore. ‘Notte prima degli esami’ non è solo una canzone, è un universo di sentimenti contrastanti che vivono tutti i maturandi la sera che li separa dalla prima prova. Ore che passano tra ansia, studio e amici, e che restano fissi nella mente per sempre. Lo dimostra anche il racconto del prof cantautore Roberto Vecchioni, che della vigilia della sua Maturità ha un ricordo limpido legato a suo padre.
- Cosa è successo a Vecchioni alla vigilia della Maturità
- Lo "scoop" sull'esame di Maturità di Roberto Vecchioni
- L'errore di prof Vecchioni alla Maturità: la confessione
Cosa è successo a Vecchioni alla vigilia della Maturità
Roberto Vecchioni è conosciuto soprattutto per essere un grande cantautore. Ma alla musica ha sempre affiancato anche il suo mestiere da insegnante alle scuole superiori fino alla pensione.
Il prof cantante parla sempre di scuola, e lo ha fatto anche nella sua ultima intervista rilasciata a ‘Il Corriere della Sera’. In questo caso, però, non ha raccontato la sua esperienza da prof, né riflettuto su come sta cambiando (o dovrebbe a suo avviso cambiare) il mondo dell’istruzione. Questa volta ha narrato un evento personale di quando era studente. Nello specifico, di quando era lui stesso un maturando, e si stava avvicinando all’esame di Stato.
Discutendo di una sua canzone ispirata al padre, ‘L’uomo che si gioca il cielo a dadi’, Vecchioni ha svelato: “Papà si giocava qualsiasi cosa. In montagna, con la scusa di far respirare aria buona ai figli, prendeva casa davanti al casinò di Saint-Vincent. Alla vigilia della Maturità mi vide triste e mi portò cinque giorni a Parigi, a giocare ai cavalli a Vincennes, e poi a vedere Rosa Fumetto: ricordo quella donna stupenda, che passeggiava nuda su una rete distesa sopra di noi. La Maturità comunque andò benissimo“.
Lo “scoop” sull’esame di Maturità di Roberto Vecchioni
Nella puntata dell’11 novembre scorso di ‘In altre parole’, la trasmissione di La 7 condotta da Massimo Gramellini dove Roberto Vecchioni è ospite fisso, il prof cantautore ha fatto una rivelazione sulla sua Maturità. “Adesso faccio uno scoop – ha detto -: alla Maturità io in italiano ho preso 6“.
Vecchioni, dopo aver ricordato che all’epoca gli studenti ricevevano i voti alle prove d’esame in decimi, ha raccontato del suo non brillante esito alla prova d’italiano, proprio quella materia che, successivamente, ha insegnato per circa 30 anni.
“Ho fatto un tema che secondo me era bellissimo sul dolore in Manzoni e Leopardi – ha proseguito Vecchioni -. Ma ho preso 6 perché il professore non ha capito niente. E all’orale ci ho litigato per mezzora, contestavo qualsiasi cosa diceva, fino a che un altro professore mi ha portato via. E così ho preso 6, ma avevo tutti voti piuttosto alti nelle altre materie per fortuna. Però mi è rimasta qui”, e per questo, ha concluso, “vorrei rifare la Maturità“.
L’errore di prof Vecchioni alla Maturità: la confessione
Sempre a ‘In altre parole‘, nella putata del 7 dicembre scorso, Vecchioni ha fatto un’altra rivelazione sulla Maturità, questa volta riferita a quando era insegnante.
Durante la trasmissione, il conduttore Massimo Gramellini ha chiesto al cantautore qual è stato un errore che gli ha migliorato la vita. “Te ne racconto uno che non ho mai raccontato” perché “mi vergogno”, ha spiegato. Così Vecchioni ha tirato fuori dalla sua memoria un esame di Maturità di tanti anni fa al quale ha presenziato come commissario presso un liceo classico.
“Ero commissario d’esame di latino e greco. Al compito di latino scritto c’era una frase di quattro – cinque righe che nessuno riusciva a tradurre e l’ho dettata io ai ragazzi. La traduzione però era sbagliata”.
Roberto Vecchioni non ha svelato l’anno dell’esame di Maturità e nemmeno la scuola dove era in servizio. Ma sicuramente i ragazzi se lo ricorderanno ancora. Anche perché, come ha raccontato l’artista, al momento della correzione della prova era lui il commissario chiamato a dare i voti e, quindi, ha tenuto conto di quell’errore fatto da lui. E agli studenti è andata bene.