Ministro Valditara querela Lagioia: la reazione dello scrittore
Querela per Nicola Lagioia da parte del ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: cosa è successo e la reazione dello scrittore
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha querelato Nicola Lagioia. A riferirlo, sui social, è stato lo stesso scrittore: “Sono stato cordialmente citato in giudizio per diffamazione dal ministro della pubblica istruzione Giuseppe Valditara (con una richiesta di 20.000 euro di danno)”. Ecco cosa è successo.
- Perché lo scrittore Lagioia è stato querelato da Valditara
- Il tweet 'incriminato' del ministro Valditara
- Cosa ha detto Nicola Lagioia sul ministro Valditara
Perché lo scrittore Lagioia è stato querelato da Valditara
Se ne parla ovunque: sui social, sui giornali e in tv. Lo scrittore Nicola Lagioia, Premio Strega 2015 e direttore dal 2017 al 2023 del Salone internazionale del libro di Torino, è stato querelato dal ministro Valditara per diffamazione.
Il motivo? “La mia colpa consisterebbe nell’aver criticato mesi fa, alla trasmissione ‘Che sarà‘ di Serena Bortone su Rai3, lo stile di un suo tweet, scritto a mio parere molto male sulla limitazione degli stranieri nelle classi italiane”, ha scritto Lagioia sul suo profilo Facebook.
E ha proseguito: “Quel tweet fu attaccato da tantissime persone in quei giorni per la sua nebulosità, con toni ben più aspri del mio. Ma il ministro decide di querelare me”.
Il tweet ‘incriminato’ del ministro Valditara
Il tweet ‘incriminato’ era stato pubblicato a marzo scorso da Giuseppe Valditara che, dopo le polemiche, lo aveva rimosso. Come mostrato da Lagioia su Instagram, che di quel tweet ha postato lo screenshot, il contenuto recitava: “Se si è d’accordo che gli stranieri si assimilino sui valori fondamentali iscritti nella Costituzione ciò avverrà più facilmente se nelle classi la maggioranza sarà di italiani, se studieranno in modo potenziato l’italiano laddove già non lo conoscano bene, se nelle scuole si insegni approfonditamente la storia, la letteratura, l’arte, la musica italiana, se i genitori saranno coinvolti pure loro nell’apprendimento della lingua e della cultura italiana e se non vivranno in comunità separate. È in questa direzione che noi intendiamo muoverci”.
Il post su X del ministro, riguardante il tetto al numero di alunni stranieri per classe, aveva attirato l’attenzione del web non tanto per la posizione espressa, ma soprattutto per la forma con cui era stato scritto.
Cosa ha detto Nicola Lagioia sul ministro Valditara
Lagioia, ospite a ‘Chesarà’, aveva commentato: “Molti (ovvero gli studenti di origine straniera) dimostrerebbero di padroneggiare meglio l’italiano del ministro Valditara. Si è scusato lui stesso: il tweet era completamente sgrammaticato“. Lo scrittore aveva aggiunto che, se sottoposto ad un test di italiano per stranieri, “probabilmente Valditara lo fallirebbe”, mentre “molti di questi studenti lo passerebbero”.
In un altro post, Lagioia ha proseguito: “Giudicate voi se volete vivere in un paese in cui non si può criticare un potente in questo modo. Il ministro ha dichiarato che siccome il danno che mi chiede è civile e non penale, la libertà d’espressione sarebbe salva. A me invece l’intento intimidatorio sembra chiaro“.
E ancora: “Da scrittore (come succede a tanti scrittori, registi, musicisti) ho ricevuto stroncature decisamente più feroci di così, non ho mai pensato di querelare nessuno perché lo considero il normale gioco delle parti. Il fatto che non lo pensi un ministro mi sembra grave”.
Nicola Lagioia ha ricevuto vari messaggi di solidarietà. Tra questi anche quello di Christian Raimo, il professore che è stato sospeso per tre mesi dall’insegnamento – e precedentemente sanzionato -, per l'”offensività” di alcune sue dichiarazioni rivolte al ministro Valditara.