Novità Scuola, dalla Bibbia al latino: la reazione di Vecchioni
La reazione di Vecchioni alle novità sui programmi scolastici promossi dal ministro Valditara: cosa ha detto il prof sulla Bibbia e il latino a scuola
Il prof Roberto Vecchioni è stato ospite del Liceo Einstein di Torino per partecipare alla presentazione del libro ‘Nel vostro nome’, realizzato da 50 studenti della scuola piemontese. Durante il suo intervento ha anche parlato delle novità sui programmi scolastici che ha annunciato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. Dalla Bibbia alle elementari al latino alle medie: la reazione del cantautore.
La reazione di Vecchioni ai nuovi programmi scolastici di Valditara
Continuano a far discutere le nuove indicazioni nazionali per la scuola (ex programmi scolastici) promossi dal ministro dell’Istruzione Valditara. Tra le critiche, è arrivata anche quella di Roberto Vecchioni.
Dopo aver commentato in tv il ritorno delle poesie a memoria alle elementari annunciato da Valditara, il cantautore ed ex insegnante ha parlato anche del progetto di introdurre la lettura della Bibbia alla primaria e dello studio opzionale del latino alle medie.
“Ho delle remore sul latino facoltativo, ma la Bibbia credo vada bene, così come credo che sarebbe un bene l’apertura scuole alla lettura del Corano. È bene conoscere“, ha detto Vecchioni a Torino ospite del Liceo Einstein, come riportato da La Repubblica.
Ma il problema, ha proseguito, “è che una scuola nazionale non esiste finché non esiste una nazione. Dal cibo ai proverbi, al modo di far l’amore”. Quindi ha chiesto: “Perché studiare le saghe nordiche?“, facendo riferimento a quanto annunciato da Valditara sui nuovi programmi alla suola primaria, in cui ci saranno “i primi accenni di epica classica, mitologia greca e orientale ma anche le saghe nordiche”.
Per Vecchioni “dobbiamo studiare cose che ci uniscano. Noi italiani abbiamo una cosa in comune, sappiamo cavarcela sempre, a volte anche a nostro discapito”.
Prof Vecchioni alla presentazione del libro degli studenti del Liceo Einstein
Come anticipato, il 22 gennaio Roberto Vecchioni è stato ospitato dal Liceo Einstein di Torino per la presentazione di ‘Nel nostro nome‘. Il libro, realizzato da 50 studenti della scuola torinese, racconta una vicenda accaduta accaduta tra il 1943 e il 1944 molto vicino alla loro scuola, nel quartiere di Barriera Milano. Venti donne ebree furono private del loro nome, della loro umanità, della loro dignità. Molte di queste vennero poi deportate ad Auschwitz. Gli studenti hanno così provato a ricostruire la loro storia e la loro vita cercandone le tracce negli archivi della città.
Il progetto al quale hanno partecipato gli studenti prevedeva prima un viaggio con il Treno della Memoria e, successivamente, una restituzione in forma scritta di quanto appreso.
“In questo momento in cui tutto è rivolta e rabbia sociale, a volte anche giusta, c’è un gruppo di ragazzi, grande, che tenta di capire il mondo, il suo passato e il futuro. Questi studenti ne fanno parte”, ha affermato il cantautore durante il suo intervento. E ha proseguito: “La loro bellezza è cercare di trovare un senso comunitario al modo di esistere e stare insieme e lo fanno con un passione inaudita”.
In questo momento “pericoloso”, quello degli studenti dell’Einstein è un “libro importante” dove “si va a toccare anche il tema del massacro palestinese. I massacri non sono diversi”, ha concluso Vecchioni riferendosi al conflitto in Medio Oriente.