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Perché indossiamo la cravatta?

Fa subito scena e conferisce un aspetto elegante a tutti i look: la cravatta è un accessorio maschile indispensabile per l’uomo elegante.

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Fa subito scena e conferisce un aspetto elegante a tutti i look: la cravatta è un accessorio maschile indispensabile per l’uomo elegante. Ma com’è nata esattamente, e qual è la sua storia?

La cravatta oggi

L’accessorio cravatta viene comunemente utilizzato al giorno d’oggi nei completi eleganti maschili. Si tratta di una striscia di stoffa di ottima qualità che viene usata per coprire i bottoni della camicia e, di solito, conferire un aspetto snello e slanciato alla figura.

Insomma, al giorno d’oggi la indossiamo perché si tratta di un elemento di eleganza senza tempo. Eppure, questa sua fama, se l’è meritata in secoli di onorato servizio a disposizione di tanti uomini che ci hanno preceduti. L’origine di questo accessorio torna molto indietro nel tempo. In una sua versione molto antica, infatti, risale addirittura all’epoca degli Antichi Romani.

La cravatta nella storia

Le origini della cravatta non sono chiarissime, e si contraddicono spesso. Qualcuno imputa la nascita della cravatta al periodo dei legionari romani, quando questa banda di tessuto colorato veniva appesa al collo con l’obiettivo di rimanere alla portata dei soldati, i quali potevano avvicinarla a naso e bocca in prossimità di territori molto polverosi.

La cravatta moderna, però, risalirebbe alla Guerra dei Trent’anni (1618-1648), quando i mercenari della Frontiera militare croata in servizio in Francia, indossando i loro foulard annodati tradizionale, suscitarono l’interesse modaiolo dei parigini al passo con i tempi. A causa della differenza di pronuncia tra la parola con cui i croati si chiamano nella loro lingua, "hrvati", con la parola fracese "corates", quel foulard prese il nome di cravate in francese, e dunque in italiano "cravatta". La sua ascesa ad accessorio sarebbe iniziata lì: Luigi XIV comincia a indossare la cravatta di pizzo già quando aveva 7 anni, e decide poi di imporla come accessorio fashion per tutta la nobiltà francese, spesso legata in maniera da rassomigliare a un fiocco. Da lì ha iniziato la sua ascesa e non si è mai veramente estinta, andando invece a trasformarsi nel tempo.

L’altra storia della cravatta

Qualche fonte smentisce del tutto l’idea che la cravatta sia di invenzione croata. C’è chi afferma che si parlasse di cravatte già nel 1590, e addirittura prima nel 1406 in Francia, da Eustache Deschamps. Una antenata della cravatta veniva invece utilizzata dai guerrieri di Xian, in Cina.

Una delle cravatte antiche più "moderne" è stata quella sfoggiata nella battaglia di Steinkirk, nel 1692, in Olanda, quando gli inglesi lanciarono un attacco a sorpresa e i francesi, per correre al riparo senza perder tempo, decisero di annodare al collo le loro bandane infilando l’estremità nell’occhiello del bavero. La loro immagine dinamica e affascinante è rimasta impressa nei secoli a venire, e tutti hanno provato a imitarli.

I Veneziani sono stati grandissimi esportatori di questi tessuti colorati e molto ambiti dagli uomini dei tempi che furono. Il Re Sole ne fu un grande collezionista. I modelli più economici, invece, arrivavano dall’India.

Curiosità: un tempo, tirare la cravatta a un uomo in Gran Bretagna era considerato un crimine che prendeva il nome "peanuting", ovvero restringerne il nodo fino a farlo diventare piccolo come una nocciolina.