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Perché i piloti di Formula 1 si pesano dopo le gare?

È una regola molto importante della Formula 1: dopo ogni gara, i piloti si devono pesare.

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È una regola molto importante della Formula 1: dopo ogni gara, i piloti si devono pesare. Perché mai dovrebbero sottoporsi a questa disciplina? E cosa interessa ai commissari del peso corporeo dei conduttori?

Può sembrare strano, ma gli appassionati di Formula 1 lo sanno bene: le gare prevedono che dopo la prova ogni pilota venga messo su una bilancia e pesato. No, non si tratta di una strana disciplina, ma di una normativa affatto curiosa che aiuta i piloti a mantenersi in salute e a rientrare in certi parametri.

Nelle gare di Formula 1, infatti, il peso della vettura e del pilota messi insieme non deve superare (o scendere al di sotto) di alcuni valori molto precisi. La pena, se non si rientra in questi termini, è l’esclusione dalla corsa. La motivazione dietro questa pesata è dunque molto severa e prevede che ogni gareggiante vi si sottoponga per tutelare la buona riuscita della corsa.

La regola vorrebbe che monoposto e conducente siano pesati a inizio della gara. L’obbligo impone che il pilota salga sulla bilancia completamente vestito, con tanto di casco, paracasco, guanti e tutto il necessario per gareggiare. Al termine della corsa si effettua una nuova pesata. Si va dunque a verificare che, nonostante il sudore perduto e la benzina consumata, il peso complessivo di uomo e vettura non sia sotto certi valori consentiti.

Il sudore di un pilota?

Non immagini nemmeno quanto si suda a condurre una vettura di Formula 1 a quelle velocità! Penserai: ma fa tutto la macchina, tu devi solo girare il volante. Risposta sbagliata. I piloti che partecipano a una gara, per esempio quella di Imola, riescono a perdere dagli 1 ai 2 chilogrammi durante la competizione. In pratica perdono tanto peso quanto i maratoneti o i ciclisti durante una gara lunga.

Il pilota di Formula 1 brucia calorie perché va in tensione, e la reazione di stress stimola il sistema simpatico, il quale a sua volta produce adrenalina e cortisone. Nel momento della gara, anche se il pilota sembra seduto e confortevole nella sua monoposto, in realtà sta bruciando una grande quantità di calorie per rimanere concentrato sulla strade ed evitare tutti gli incidenti che potrebbero generarsi a quelle velocità. Questa concentrazione così elevata si paga con un 1 chilogrammo di peso o più per una gara che dura non più di un paio d’ore. Naturalmente a lungo andare questo fenomeno, che sembra quasi magia per chi vorrebbe perdere peso, ha un impatto molto duro sul corpo dei piloti. Per evitare danni a lungo termine, i piloti si sottopongono a strette discipline di rilassamento e training autogeno.

Nel 2019 sono state introdotte delle nuove regole sul peso che prevedono, per il pilota, un peso massimo di 80 chilogrammi. Se ci pensi non è molto, specialmente se sei alto! Questo cambio di regole ha fatto la gioia dei piloti di statura elevata, che adesso non devono più trascorrere la loro vita in palestra e a contare la calorie, pena la squalificazione dal loro sport prediletto poiché il loro peso naturale supera i limiti.