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Gratteri Fonte foto: ANSA

Gratteri a studenti: "Vi usano come mucche da mungere". L'attacco

"Vi usano come mucche da mungere" è l'attacco di Nicola Gratteri che ha incontrato gli studenti di Casola di Napoli: con chi ce l'ha il procuratore

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Nicola Gratteri ha inaugurato il nuovo anno scolastico a Casola di Napoli, piccolo centro dei Monti Lattari. Durante il suo intervento, agli studenti ha detto: “Vi usano come mucche da mungere“. L’attacco del procuratore: ecco con chi ce l’ha.

Gratteri alla scuola media di Casola

Sabato scorso Nicola Gratteri è stato ospitato dalla scuola secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Pellico-Iozzino” di Casola di Napoli per l’inaugurazione dell’anno scolastico 2024-2025.

“Provo sempre, quando posso, ad andare nelle scuole a parlare con i ragazzi“, ha commentato Gratteri, come riportato da ‘la Repubblica’, che ha aggiunto: “Si dovrebbe investire di più in scuola con il tempo pieno, soprattutto nelle periferie“.

Su iniziativa del giornalista e consigliere comunale Michele Inserra, insieme all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alfredo Rosalba, il procuratore della Repubblica di Napoli è stato invitato anche per inaugurare il murales della legalità, realizzato dall’artista Luigi Mascolo. Un’opera che omaggia i bambini uccisi dalla criminalità organizzata, molto presente in quei territori, che Gratteri continua a combattere fin dagli inizi della sua carriera. Il procuratore, infatti, è sotto scorta dal 1989 per essere in prima linea contro la ‘ndrangheta.

Il suo messaggio agli studenti

Ed è proprio davanti al murales che ha lanciato il suo messaggio agli studenti: “Dobbiamo fargli capire che il linguaggio non è quello di Tik Tok“, ha affermato. “Dietro le riviste patinate che mostrano modelle eteree spesso c’è il baratro, i ragazzi lo devono sapere”.

Da qui l’attacco agli influencer, che il procuratore ha definito “scappati di casa che vi usano come mucche da mungere”. Gratteri ha spigato: “Quando comprate una cosa non è la marca che fa la differenza. Sono i cafoni a mostrare l’etichetta”. E ancora ai giovani ascoltatori: “Oggi ci sono molti pedofili e maniaci sessuali. La rete web ha aumentato il rischio. Voi dovete stare attenti, una volta non era così”.

Cosa ha detto sui prof

Nonostante si sia rivolto ad un pubblico molto giovane, ovvero a studenti che hanno tra gli 11 ed i 13 anni, Gratteri non ha usato mezzi termini, e ha iniziato il suo intervento parlando dell’omicidio di un uomo avvenuto il 30 settembre in pieno giorno al centro di Napoli.

“È vero, a Napoli può ancora accadere che si spari in pieno giorno, ma siamo sul pezzo. A forze dell’ordine e magistratura servono solo più mezzi e più tecnologia”, ha detto Gratteri alla sua giovane platea. Poi ha citato l’hacker arrestato con l’accusa di aver violato i server del ministero della Giustizia.

Nicola Gratteri non ha fatto sconti a nessuno, neanche ad alcuni docenti, “Non tutti gli insegnanti vanno seguiti – ha dichiarato -. Quelli che usano sempre il certificato medico e che vi danno pochi compiti non vi vogliono bene“.

Rispondendo ad uno studente, ha poi sottolineato che chi cresce in una famiglia mafiosa ha un percorso più difficile di altri, “ma ci si può salvare”, ha puntualizzato. Il discorso è poi passato al tema della corruzione, “che è ovunque”.

Infine, l’ultima raccomandazione ai giovani: “Non vi fate tatuaggi altrimenti non potete entrare nelle forze dell’ordine“.