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Maturità Fonte foto: iStock

Maturità 2024: cosa rischi se usi ChatGPT o altri strumenti di IA

Cosa rischi se usi ChatGPT o altri strumenti di IA, intelligenza artificiale, all'esame di Maturità 2024? Tutto quello che c'è da sapere

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

La Maturità 2024 è la prima che si svolgerà in un contesto in cui l’intelligenza artificiale è alla portata di tutti. Sono infatti numerosi gli studenti che utilizzano ChatGPT e altri strumenti di IA per studiare e fare i compiti. Ma cosa succederebbe se li usassero per l’esame di Stato? Ecco cosa rischi se usi qualsiasi tipo di strumento di intelligenza artificiale durante le prove della Maturità.

Cosa si rischia a usare ChatGPT alla Maturità

Nell’ultimo anno scolastico si possono contare numerose notizie che riguardano il mondo della scuola e l’uso di strumenti di intelligenza artificiale, tanto che l’IA è uno degli argomenti più quotati per le tracce di attualità alla Maturità 2024. La stampa ed i social abbondano di storie relative a studenti che usano ChatGPT per fare compiti e verifiche. Ma cosa succederebbe se i maturandi utilizzassero l’IA durante le prove dell’esame di Stato?

Non esiste una nota ministeriale in cui si prende in considerazione questa opzione, ma ne esiste una che vieta l’utilizzo di smartphone, pc e tablet durante le prove scritte della Maturità 2024, pubblicata il 30 maggio. In caso di violazioni, si legge nella nota del ministero dell’Istruzione e del Merito, è prevista l’esclusione dei maturandi trasgressori da tutte le prove di esame.

Dunque, a meno che non si voglia rischiare di essere esclusi – e conseguentemente bocciati alla Maturità -, gli studenti non potranno accedere agli strumenti di IA durante le prove d’esame.

Cellulari e pc vietati durante le prove scritte della Maturità

Vediamo nel dettaglio quali sono le apparecchiature elettroniche vietate e quelle ammesse durante le prove scritte della Maturità 2024.

Il 30 maggio è stata pubblicata una nota ministeriale recante gli “Adempimenti di carattere operativo e organizzativo relativi all’esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione – anno scolastico 2023-2024”. Un paragrafo è dedicato all’utilizzo di cellulari e apparecchiature elettroniche nei giorni delle prove scritte da parte dei maturandi. Come si legge sulla nota del ministero dell’Istruzione e del Merito, durante le prove scritte, è “assolutamente vietato” utilizzare:

  • telefoni cellulari, smartphone e smartwatch di qualsiasi tipo, dispositivi di qualsiasi natura e tipologia in grado di consultare file, di inviare fotografie e immagini, nonché apparecchiature a luce infrarossa o ultravioletta di ogni genere, fatte salve le calcolatrici scientifiche e/o grafiche ammesse;
  • apparecchiature elettroniche portatili di tipo palmare o personal computer portatili di qualsiasi genere in grado di collegarsi all’esterno degli edifici scolastici tramite connessioni wireless, comunemente diffusi nelle scuole, o alla normale rete telefonica con qualsiasi protocollo.

In caso di violazioni, è prevista l’esclusione dei maturandi trasgressori da tutte le prove di esame. Inoltre si aggiunge che i dirigenti scolastici, oltre a ricordare questi divieti ai presidenti delle commissioni d’esame e ai membri delle stesse, dovranno vigilare “sulle apparecchiature elettronico-telematiche in dotazione alle scuole, al fine di evitare che durante lo svolgimento delle prove scritte se ne faccia un uso improprio”.

Le conseguenze di ChatGPT sugli studenti

Quali sono le conseguenze dell’uso di ChatGPT da parte degli studenti? A questa domanda ha cercato di rispondere una ricerca pubblicata sull’International Journal of Educational Technology condotta da un gruppo di studiosi provenienti dalla FAST School of Management di Islamabad, dall’Università di Haripur e dall’Università di Malaya di Kuala Lumpur.

I risultati dello studio hanno mostrato che un uso eccessivo di ChatGpt può avere effetti dannosi per gli studenti. In particolare, i giovani che utilizzano frequentemente ChatGpt per studiare sono più propensi a procrastinare rispetto a coloro che se ne servono raramente. Non solo, i ricercatori hanno riscontrato che gli universitari che sfruttano spesso il chatbot hanno meno memoria di chi non lo utilizza, oltre ad avere uno scarso CGPA (Cumulative Grade Point Average), ovvero performance scolastiche peggiori.

In sintesi, la ricerca ha evidenziato che gli studenti che fanno molto affidamento su ChatGpt per studiare mostrano:

  • maggiore procrastinazione;
  • perdita di memoria;
  • rendimento scolastico peggiore.