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Maturità Fonte foto: iStock

Maturità 2024: il documento del 15 maggio deve essere firmato?

Manca poco alla Maturità 2024 e in molti si chiedono se il documento del 15 maggio deve essere firmato dagli studenti: tutto quello che c'è da sapere

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

La Maturità 2024 è alle porte e una delle domande più frequenti riguarda il documento del 15 maggio: deve essere firmato dagli studenti? Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Gli studenti della Maturità 2024 devono firmare il documento del 15 maggio?

Contrariamente a quanto pensano in molti, il documento del 15 maggio non deve essere obbligatoriamente firmato dagli studenti. Non è dunque necessario, da un punto di vista formale, che l’atto contenente i programmi svolti durante l’ultimo anno di scuola superiore e gli obiettivi della didattica venga siglato dai rappresentanti di classe o da tutti i maturandi.

Nonostante questo, alcune scuole decidono autonomamente di formalizzare il consenso degli studenti attraverso la firma, anche se questa pratica non è richiesta dalla normativa vigente.

Cos’è e cosa contiene il documento del 15 maggio per la Maturità

Si tratta di un elaborato che ogni consiglio di classe deve redigere entro il 15 maggio 2024 e che sarà cruciale per lo svolgimento della prova orale. È infatti dal documento del 15 maggio che il presidente ed i membri della commissione esaminatrice prenderanno spunto per la predisposizione dei materiali e degli argomenti da trattare durante il colloquio della Maturità. Per questo motivo, si tratta di un atto molto importante che deve essere redatto con cura e precisione e che deve essere pubblicato entro il 15 maggio sul sito dell’istituto scolastico.

Come si legge sul sito del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM), il documento del 15 maggio esplicita “i contenuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazione adottati e gli obiettivi raggiunti, insieme ad ogni altro elemento che lo stesso consiglio di classe ritenga utile e significativo per lo svolgimento dell’esame”.

Prima dell’elaborazione del testo definitivo del documento, i consigli di classe possono consultare, per eventuali proposte e osservazioni, la componente studentesca e quella dei genitori.

La commissione esaminatrice, si legge ancora sul sito del MIM, “si attiene ai contenuti del documento nello svolgimento della prova orale. Durante il colloquio, infatti, la commissione valuta la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina. Questi ultimi sono indicati nel documento del consiglio di classe di ciascuno studente”.

La prova orale della Maturità 2024

Il documento del 15 maggio è dunque fondamentale per lo svolgimento della prova orale, riportando tutte le informazioni utili riguardanti gli argomenti delle materie trattati durante l’anno scolastico, i criteri e gli strumenti di valutazione adottati dagli insegnanti e gli obiettivi raggiunti durante il percorso formativo. È da qui che la commissione esaminatrice prenderà lo spunto iniziale per dare il via all’orale di ciascun candidato, che è l’ultimo ‘esame’ della Maturità dopo il tema di italiano, che si terrà il 19 giugno, e la seconda prova, che si svolgerà il 20 giugno.

Il colloquio serve alla commissione per valutare “sia la capacità del candidato di cogliere i collegamenti tra le conoscenze acquisite, sia il profilo educativo, culturale e professionale dello studente”, si legge ancora sul sito del MIM. È la fase dell’esame di Stato in cui “valorizzare il percorso formativo e di crescita, le competenze, i talenti, la capacità dello studente di elaborare, in una prospettiva pluridisciplinare, i temi più significativi di ciascuna disciplina”.

Nell’ambito del colloquio il candidato dovrà anche esporre, mediante una breve relazione e/o un elaborato multimediale, l’esperienza PCTO (percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento, ex alternanza scuola-lavoro) svolta durante il percorso di studi.

Per la Maturità 2024, a far parte della prova orale sarà anche il cosiddetto ‘capolavoro’, ovvero un’opera dello studente di qualsiasi tipologia, che può essere realizzata in ambito scolastico o extrascolastico attraverso attività svolte individualmente oppure in gruppo, per dimostrare i progressi compiuti e le competenze acquisite durante il proprio percorso scolastico anche al di fuori del contesto scolastico.