Schettini a Le Iene, la lezione di sentimenti: "Si deve soffrire"
Vincenzo Schettini è stato ospite a Le Iene tenendo una lezione sui sentimenti a un gruppo di adolescenti: l'accorato appello del prof ai giovani
Il professore di fisica Vincenzo Schettini ha tenuto una lezione speciale davanti a 34 adolescenti di scuole ed età diverse in un servizio de Le Iene. Insieme agli studenti, l’insegnante ha parlato di sentimenti, relazioni, primi amori e valori della vita, trasformando l’aula in un momento di crescita e confronto.
- La lezione di sentimenti di Schettini a Le Iene e il suo esempio
- Perché dobbiamo soffrire per capire la vita (per Schettini)
- Le risposte dei ragazzi sull'educazione sentimentale
- L’appello di prof Schettini ai giovani
La lezione di sentimenti di Schettini a Le Iene e il suo esempio
Nella puntata del 28 settembre de Le Iene, Vincenzo Schettini ha tenuto una lezione sui sentimenti a un gruppo si studenti. Per entrare in contatto con loro, il prof ha fatto una cosa molto semplice: prima di tutto ha raccontato la sua storia. Questo perché, come ha spiegato, “per aiutare qualcuno a parlare di se stesso c’è una regola infallibile da seguire: dare il buon esempio“.
“Vi dico subito quello che è capitato a me – ha iniziato il docente -. Con le amicizie ero così (e ha aperto le braccia), con l’amore ero così (e ha chiuso le braccia). Perché?”.
“Perché c’era un po’ di occlusione mentale sul tema dell’omosessualità“, hanno risposto alcuni studenti, raccogliendo il consenso di Schettini, che ha ribattuto: “Era il 1991, il Medioevo, e non se ne parlava. Ecco perché io mi riparavo dall’amore”.
Il prof ha proseguito: “Anche quella esperienza conflittuale che ho avuto con i miei genitori è servita. E ora ci amiamo molto più di quanto ci amavamo prima”.
Perché dobbiamo soffrire per capire la vita (per Schettini)
Schettini ha poi risposto alla domanda di una studentessa, che gli ha chiesto “perché dobbiamo soffrire per capire la vita“.
“Perché se non soffri come fai a vedere un’alba? – ha replicato il professore – Come si fa ad arrivare a capire un’amicizia, una relazione, un amore se non si sbaglia?“.
E, parlando di amore, ha rassicurato gli studenti: “La persona giusta arriva. A me è arrivata a 29 anni”.
Le risposte dei ragazzi sull’educazione sentimentale
Durante la lezione di prof Schettini, agli studenti che hanno partecipato all’iniziativa sono stati somministrati alcuni sondaggi anonimi in tema di educazione sentimentale e sessuale. L’obiettivo, oltre a restituire una panoramica generale al pubblico, era quello di stimolare una discussione in classe.
La prima domanda rivolta ai giovani in aula è stata: con chi parli più spesso di sentimenti e relazioni? L’80% dei partecipanti ha risposto di farlo con gli amici. Solo il 10% ha dichiarato di parlarne (anche) con i propri genitori.
Ai ragazzi è stato anche chiesto di definire il proprio orientamento sessuale. L’86,7% ha affermato di definirsi eterosessuale, mentre il 14,3% ha detto di essere bisessuale o di non sapersi definire.
E ancora: a scuola con i professori parlate mai di educazione sessuale? Il 56,7% ha risposto di averne parlato raramente, il 33% mai.
In tema di sessualità, la maggioranza ha detto di aver sempre avuto rapporti consensuali, mentre il 13% ha svelato di essersi sentito “forzato” alcune volte.
Infine, agli studenti è stato domandato se avessero mai visto un film porno. Il 50% ha dichiarato di averlo visto. In molti hanno risposto di non averlo fatto e di non essere interessati, mentre una piccola percentuale ha ammesso che, pur non avendolo visto, è curiosa.
L’appello di prof Schettini ai giovani
“Per favore, amate la vita – ha detto prof Schettini ai giovani -. Tutti passiamo attraverso le difficoltà, il fidanzato o la fidanzata che ti lascia, il brutto voto, la professoressa strana, la solitudine. Non pensate alla solitudine, pensate alla vita, all’amore che si sente intorno, all’amore dei genitori. Sentitelo quel calore: quella è la vita, quella è la temperatura della vita“, ha concluso l’insegnante.
Durante la puntata, Vincenzo Schettini ha anche rivolto un accorato appello alle nuove generazioni in un monologo. “La fisica ci spiega pure la vita” ha esordito, specificando perché non dobbiamo temere nemmeno la solitudine: “Quella sensazione di vuoto non deve farci paura, perché il vuoto, tra stelle, pianeti, galassie, c’è ed è necessario“.
Ha poi parlato dell’energia, che “non si crea né si distrugge, ma si trasforma insieme a voi perché ognuno di voi ha il fuoco dentro, e ognuno di voi deve tirarlo fuori”.
Anche “l’ansia di vivere non vi deve spaventare – ha continuato il docente -, perché il carico della vita non dovete sentirlo solo sulle vostre spalle. Noi genitori, noi professori, ci siamo e ci saremo sempre. La famiglia è il più grande campo magnetico nel quale crescerete, e pure quando vi scontrerete con i genitori, beh, anche quello vi farà crescere”.
Da qui il messaggio del professore: “Newton ci dice che un corpo fermo sta e fermo rimane. Allora scappate via da quell’inerzia, fate cose. Scrivete passo dopo passo quello che desiderate fare studiando, sacrificandovi. Perché il mondo vi vuole preparati, vi vuole critici, capaci di pensare. Ricordatevi ragazzi che c’è una sola persona davvero importante, decisiva nelle nostre vite. La incontriamo ogni mattina allo specchio. Siamo noi a determinare il nostro destino, noi a spingerci oltre, noi a vincere le forze contrarie con la nostra forza. In bocca al lupo ragazzi miei”, ha concluso Vincenzo Schettini.
Resta sempre aggiornato: iscriviti al nostro canale WhatsApp!