Denominate Frecce d’Argento, le F1 Mercedes hanno fatto la storia dell’automobilismo. Dai fondatori del marchio, Gottlieb Daimler e Karl Benz, sino ad oggi molte cose sono cambiate e queste auto sono entrate nel mito. Basti pensare che la straordinaria Mercedes AMG F1 W10 EQ Power+ guidata da Lewis Hamilton possiede un motore da 990 CV e una velocità di 264,362 km/h (stabilito a Monza nel 2020).
La storia di Mercedes in Formula 1
La Mercedes ha un curriculum di sicuro successo con una storia piena di vittorie, trionfi di grandi campioni e un dominio incontrastato nel panorama automobilistico che ne fanno la scuderia tedesca più amata. Nasce nel 1903 quando, per la prima volta, si affaccia alle gare di auto aggiudicandosi la Coppa Gordon-Bennett, il primo importante trofeo. In seguito, con l’avvento del Campionato Mondiale Costruttori e con l’istituzione del Gran Premio di Germania, la sua ascesa nel mondo dell’automobilismo crebbe. Dopo una parentesi nei campionati minori, la scuderia tedesca fece il suo esordio in Formula 1 nel 1954, quando la guida della monoposto fu affidata al campione argentino Juan Manuel Fangio che vinse il Mondiale piloti mentre in totale la Mercedes in Formula 1 conquistò 7 podi. Nel 1955 Fangio replicò il successo della stagione precedente vincendo un nuovo titolo piloti, mentre il compagno di squadra Stirling Moss arrivò secondo, nonostante ciò alla fine della stagione la scuderia tedesca decise di ritirarsi da questa competizione.
In F1 la Mercedes rientrò solo nel 1993 come motorista fornendo i propulsori alla scuderia elvetica Sauber, per poi proseguire con la McLaren. Fino ad arrivare all’acquisizione della scuderia Brawn GP che cambiò nome nel 2010 divenendo Mercedes GP. Il marchio McLaren-Mercedes tra il 1998 ed il 2001 ottenne grandi successi con il pilota Mika Hakkinen antagonista della Ferrari di Michael Schumacher per poi soffrire un periodo di appannamento. Fino all’arrivo nel 2013 di un giovane pilota esordiente, Lewis Hamilton, che vinse il suo primo titolo piloti con la McLaren e avviò il dominio assoluto della Mercedes in Formula 1.
Perché le F1 Mercedes sono dette Frecce d’Argento
Perché le F1 Mercedes sono dette Frecce d’Argento? Nel periodo 1934-1937, i dirigenti dell’automobilismo sportivo stabilirono per le monoposto da Grand Prix un peso massimo di 750 kg. I progettisti Mercedes dunque realizzarono una vettura bianca, molto semplice e compatta che si aggiudicò la vittoria sulla pista del Nurbürgring nel 1934. In quell’occasione i commissari pesarono il mezzo e la bilanci segnò 751 kg, ossia più del consentito. Alfred Neubauer, all’epoca direttore sportivo della scuderia, tentò dunque di ridurre il peso in tutti i modi. Sino a quando non ebbe un’idea geniale: asportare tutta la vernice dalla carrozzeria, lasciandola di un color argento grezzo. In questo modo il peso rientrò nei limiti stabiliti e tutte le Mercedes smisero di essere bianche, guadagnandosi l’appellativo di Frecce d’Argento.
I segreti delle F1 Mercedes
Dal 2012 la Daimler AG è divenuta l’unica proprietaria della squadra per poi dividere la proprietà nel 2020 tra la Daimler AG, Ineos e Toto Wolff, ex manager ed ex pilota automobilistico austriaco, direttore esecutivo della Mercedes. Un’altra curiosità riguarda il luogo in cui vengono costruite le Mercedes F1. Se in Italia è presente il triangolo d’oro tra Bologna, Maranello e Modena, a nord di Londra si trova una zona analoga tutta dedicata alla Formula 1. In quest’area, collocata nella regione delle Midlands Orientali e chiamata Brackley, opera un vero e proprio esercito di ingegneri, progettisti, meccanici e artigiani. Qui sono presenti le sedi di importanti costruttori automobilistici come la Williams, la Renault F1, la Red Bull e naturalmente la Mercedes F1. Entrare a Brackley è un po’ come entrare a Fort Knox, in quest’area sono custoditi segreti industriali legati alla motoristica, alla sicurezza e all’aerodinamicità che valgono milioni di dollari. A Brackley tutto è avveniristico, per esempio temi come l’aerodinamica sono affrontati con una galleria del vento, unica al mondo e in grado di testare i modelli in qualsiasi condizione atmosferica. La produzione della componentistica è curata da sistemi computerizzati all’avanguardia che stampano i singoli pezzi utilizzando materiale fluido.