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Caso Imane Khelif e Carini: lo sfogo di prof Maggi de Il Collegio

Andrea Maggi è intervenuto sul caso Imane Khelif e Angela Carini, che sta facendo discutere il mondo: il duro sfogo del prof de 'Il Collegio'

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Dopo le numerose polemiche, anche Andrea Maggi è intervenuto sul caso Imane Khelif e Angela Carini. Più che un commento, quello del prof de ‘Il Collegio’ è stato un vero e proprio sfogo: ecco le sue parole.

Il prof Maggi e il caso Khelif – Carini

“Sull’incontro di boxe tra Angela Carini e Imane Khelif ho letto commenti orrendi, anzi, direi vomitevoli e personalmente preferisco non entrare nel merito, giacché ritengo di non avere le competenze per esprimere un giudizio, come invece tanti hanno fatto, pur avendo molte meno competenze di me”. Lo ha scritto Andrea Maggi, l’insegnante di lettere volto noto della tv per essere stato uno dei protagonisti del docureality ‘Il Collegio‘, sulla sua pagina Facebook.

Il docente ha deciso di intervenire su uno dei casi più discussi delle Olimpiadi di Parigi 2024: il match di boxe femminile che ha visto l’algerina Imane Khelif vincere sull’italiana Angela Carini, che si è ritirata a meno di un minuto dall’inizio della gara perché “un pugno mi ha fatto troppo male e dunque ho detto basta”, come lei stessa ha spiegato.

La pugile algerina Imane Khelif è un’atleta intersex. Ai mondiali dell’International Boxing Association (Iba) era stata esclusa dopo un test del Dna, mentre il Comitato Olimpico Internazionale, che ha definito la decisione dell’Iba “improvvisa e arbitraria”, ha deciso di dare il via libera alla sua partecipazione alle Giochi olimpici di Parigi.

Dopo l’incontro con Carini e le numerose polemiche che ne sono seguite, il Comitato Olimpico Internazionale ha diffuso una nota nella quale è stato ribadito che “tutti gli atleti che partecipano al torneo olimpico di boxe ai Giochi di Parigi 2024 rispettano rispettano i regolamenti di ammissibilità e di iscrizione della competizione, nonché tutti i regolamenti medici applicabili stabiliti dalla Paris 2024 Boxing Unit (PBU). Come per le precedenti competizioni olimpiche di pugilato, il sesso e l’età degli atleti si basano sul loro passaporto”.

La posizione di Andrea Maggi

Il professor Andrea Maggi, pur non volendo entrare nel merito del caso Khelif – Carini, ha però aggiunto che “su una questione voglio esprimermi”, come ha scritto su Facebook. “Mi ha davvero disgustato la mostrificazione della puglie algerina da parte di tanti sedicenti critici – ha spiegato l’insegnante -. Ho praticato sport da combattimento per decenni – ha aggiunto – e conosco bene, anzi, benissimo, i sacrifici che un lottatore deve affrontare per un match. Per cui mi sento di comprendere lo sconforto di Angela Carini, che in meno di un minuto ha visto sfumare la sua esperienza alle Olimpiadi“.

Ma, ha continuato Maggi, “non immagino nemmeno lontanamente come si senta Imane Khelif dopo essere stata definita da molti una specie di Frankenstein, uno scherzo della natura, un essere né di qua né di là”.

“E il fatto che questa caccia al mostro si sia scatenata nel contesto delle Olimpiadi, che dovrebbero rappresentare il momento in cui l’umanità riscopre il concetto di fratellanza e di solidarietà, per me è terrificante”, ha concluso il prof Andrea Maggi.

Le parole di Imane Khelif sul bullismo

“Basta col bullismo, ha conseguenze devastanti: può distruggere le persone”. È l’appello lanciato da Imane Khelif da Parigi. “La mia famiglia a casa è preoccupata”, ha aggiunto l’atleta all’emittente Sntv, parlando delle polemiche e dei sospetti sul suo genere femminile.

“Rivolgo un appello a tutte le persone del mondo – ha detto Khelif -: rispettate i principi dei Giochi, quelli contenuti nella carta olimpica”. E, soprattutto, “rifiutate il bullismo su ogni atleta, perché ha conseguenze pesanti. Può distruggere le persone, uccide i pensieri, lo spirito e la mente, e può dividere i popoli”, ha concluso la pugile algerina.