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Steve Jobs Fonte foto: ANSA

Steve Jobs nelle tracce della Maturità 2025: cosa ripassare

Steve Jobs potrebbe uscire tra le tracce della prima prova scritta alla Maturità 2025: ecco cosa dovresti sapere per affrontare l'esame di Stato

Francesca Pasini

Francesca Pasini

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Content Writer laureata in Economia e Gestione delle Arti e delle Attività Culturali, vivo tra l'Italia e la Spagna. Amo le diverse sfumature dell'informazione e quelle storie di vita che parlano di luoghi, viaggi unici, cultura e lifestyle, che trasformo in parole scritte per lavoro e per passione.

Il 24 febbraio 1955 nasceva Steve Jobs, colui che ha rivoluzionato il mondo dell’informatica e della tecnologia: avrebbe oggi 70 anni e il suo compleanno potrebbe non passare inosservato nel primo appuntamento con l’esame di Maturità 2025, ovvero nella prima prova scritta di italiano, che si svolgerà il 18 giugno.

È già iniziato il conto alla rovescia per il tanto temuto esame di Stato che segna il passaggio dalle scuole superiori al mondo lavorativo o universitario per migliaia di giovani studenti. Come ogni anno, il “toto-tracce” prova a indovinare quali saranno i temi scelti dal ministero dell’Istruzione e del Merito, spesso legati ad anniversari. Tra loro, quest’anno potrebbe esserci proprio Steve Jobs: ecco cosa ricordare per affrontare l’esame.

Possibili tracce Maturità 2025: cosa studiare su Steve Jobs

In vista di una possibile busta ministeriale contenente una traccia della prima prova su Steve Jobs, i maturandi dovranno prepararsi ripassando la biografia dell’imprenditore americano, con la rivoluzione di cui è stato protagonista nel mondo dell’informatica e i suoi più celebri insegnamenti rivolti ai giovani.

Steven Paul Jobs, il suo nome completo, è nato a San Francisco il 24 febbraio 1955. Appassionato di tecnologia fin da quando era un bambino, si è cimentato fin da giovane nella realizzazione di un computer diverso da quelli già esistenti. Il 1° aprile 1976 ha fondato insieme all’amico Steven Wozniak la Apple, una società con la quale ha venduto il suo primo computer: Apple I. L’azienda si è allargata per cercare investitori l’anno successivo: il 3 gennaio 1977 è nata la Apple Computer Co., una società per azioni, e nello stesso anno hanno iniziato a vendere l’Apple II (arrivando a commercializzare quasi 6 milioni di esemplari).

Un cambiamento importante è avvenuto nel 1984, quando Steve Jobs viene tolto dal consiglio di amministrazione (a causa della forte differenza di vedute) dopo aver lanciato l’innovativo computer Mac. Jobs non si è però fermato: nel 1985 ha fondato la società Next e nel 1986 ha sviluppato un software di rendering che aiuta la Pixar, celebre casa di produzione animata, a conquistare il successo.

Nel 1996 è rientrato alla Apple, rivoluzionandone l’immagine e la struttura dei costi, con tagli al personale e nuove strategie manageriali. L’azienda è così diventata leader nel settore tecnologico e informatico. La frase che ha accompagnato la Apple è la sua famosa “Think different“: un invito a pensare fuori dagli schemi.

L’idea rivoluzionaria di Steve Jobs era quella di creare un computer che fosse utilizzabile e alla portata di tutti, non solo degli specialisti del settore. Ha promosso una nuova interfaccia grafica e un mouse pensati per agevolare l’utente (che oggi sono requisiti standard). Le sue innovazioni non sono finite qui, perché oltre ad aver inventato il Macintosh, il primo pc con mouse e tastiera, ha segnato anche un cambio nel mercato musicale con l’ideazione di iTunes, e ha introdotto prodotti ormai famosi come iMac, iPod, iPhone e iPad. È con questi che ha rivoluzionato anche il mondo della telefonia, della musica, ma anche della comunicazione.

A causa di un tumore aggressivo al pancreas, Steve Jobs è morto il 5 ottobre 2011 a Palo Alto. Celebre è il suo discorso agli studenti della Stanford University, nel quale ha pronunciato la frase “Stay Hungry, Stay Foolish“: un invito a tutti gli studenti a restare “affamati e folli” nella vita, a non perdere mai la curiosità, la voglia di mettersi in gioco, anche sbagliando e incontrando il fallimento. Un’incitazione a non perdere mai l’ambizione di cambiare il mondo anche con un pizzico di sana follia.

Ecco quindi l’insegnamento di Steve Jobs, che potrebbe apparire come traccia della Maturità 2025: il fallimento fa parte della vita e non è un problema. L’importante è seguire le proprie passioni e cercare di migliorarsi sempre.

Le altre possibili tracce della Maturità 2025

Tra le possibili tracce della Maturità 2025, troviamo altri anniversari letterari, storici e scientifici. Nel primo gruppo troviamo i 760 anni dalla nascita di Dante Alighieri (manca all’appello dall’esame del 2007), i 240 anni della nascita di Alessandro Manzoni, i 650 anni dalla morte di Giovanni Boccaccio (21 dicembre 1375), i 50 dalla morte di Pier Paolo Pasolini (2 novembre 1975), e i 40 anni da quella di Italo Calvino (19 settembre 1985), quest’ultimo assente alla Maturità dal 2015.

Tra gli autori stranieri, ricorre il 25° anniversario dalla nascita di Jane Austen (1775), il 125° dalla morte di Oscar Wilde (1900), il 155° dalla morte di Charles Dickens (1870) e il 175° dalla nascita di Robert Louis Stevenson (1850).

Tra gli anniversari legati a scoperte scientifiche, troviamo i 250 anni dalla nascita di André-Marie Ampère (20 gennaio 1775), fisico e matematico francese tra i padri dell’elettromagnetismo e i 70 anni dalla morte di Alexander Fleming (11 marzo 1955), noto per la scoperta della penicillina nel 1928 e Premio Nobel per la Medicina nel 1945.

Infine, tra le tante ricorrenze storiche che potrebbero servire da spunto al MIM, per la stesura delle tracce della prima prova scritta dell’esame di Stato, anniversari come l’80° anniversario dalla fine della Seconda Guerra Mondiale (1945), i 100 anni dal discorso di Benito Mussolini al Parlamento, gli 80 anni dalla fondazione dell’Unesco (16 novembre 1945), i 60 anni dalla morte di Winston Churchill (avvenuta il 24 gennaio 1965) e i 60 anni dalla marcia per i diritti civili guidata da Martin Luther King (7 marzo 1965).