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Giuseppe Valditara Fonte foto: ANSA

Cellulari in classe: l'annuncio di Valditara su primarie e medie

Il ministro Giuseppe Valditara ha annunciato nuovi interventi contro i cellulari in classe: ecco cosa sta valutando per le scuole primarie e medie

Camilla Ferrandi

Camilla Ferrandi

GIORNALISTA SOCIO-CULTURALE

Nata e cresciuta a Grosseto, sono una giornalista pubblicista laureata in Scienze politiche. Nel 2016 decido di trasformare la passione per la scrittura in un lavoro, e da lì non mi sono più fermata. L’attualità è il mio pane quotidiano, i libri la mia via per evadere e viaggiare con la mente.

Continua la dura battaglia del ministro Giuseppe Valditara contro i cellulari. Ecco il nuovo annuncio sull’uso degli smartphone alle scuole primarie e medie.

L’annuncio del ministro Valditara sui cellulari

Al termine del G7 di Trieste, dedicato all’Istruzione, il ministro Giuseppe Valditara ha fatto il rendiconto dei lavori in una lunga intervista a ‘Il Messaggero’. Tra le altre cose, ha annunciato degli interventi per vietare l’uso dei cellulari in classe.

Al G7, l’Ocse “ha ricordato come l’uso dei cellulari e dei social in età troppo precoce penalizza l’apprendimento di certe materie, come la Matematica“, ha spiegato Valditara. Per questo “nelle linee guida del ministero per il prossimo anno scolastico, con riferimento all’Educazione civica, che verranno emanate entro 2 settimane, verrà fortemente sconsigliato l’uso del cellulare in classe”. Inoltre, “stiamo valutando di inserire un vero e proprio divieto per elementari e medie. Parliamo sempre dell’uso del cellulare, non dei tablet, in classe e non a scuola“.

Il G7 sull’Istruzione

Dal 27 al 29 giugno 2024 Trieste ha ospitato la Riunione del G7 dedicata all’Istruzione. Oltre a Valditara, che ha presieduto i lavori, erano presenti i ministri dell’Istruzione di Usa, Giappone, Canada, Francia, Germania e Regno Unito.

“C’è una via italiana all’istruzione pubblica, ed è stata apprezzata al G7”, riscuotendo un “grade successo”, ha detto Giuseppe Valditara durante l’intervista. La “via italiana”, ha poi specificato, si potrebbe riassumere nella “personalizzazione della formazione per gli studenti” e nella “valorizzazione dei talenti”, argomenti “su cui abbiamo investito creando la figura del docente tutor che aiuta gli studenti nel loro processo di crescita”.

Quella dell’attuale Governo, è “una politica concreta di lotta alla dispersione scolastica e il contrasto al bullismo e al cyberbullismo“, ha aggiunto.

Un altro aspetto importante, “che ha visto tutti concordi” ai tavoli del G7, è “la necessità di restituire autorevolezza ai professori“, ha proseguito Valditara. A questo si aggiunge il “collegamento tra la scuola e le imprese“, un tema “evocato da tutti, al di là delle differenze politiche” ma che “resta ancora un tabù per una certa sinistra in Italia, che ricorda quei soldati giapponesi che, nascosti nella giungla, pensavano che la seconda guerra mondiale non fosse ancora finita”.

Durante il G7 si è anche discusso delle materie “STEM, con le misure per la personalizzazione della didattica e il superamento dei divari di genere”, e sulla “questione dell’Intelligenza artificiale, che deve essere al servizio di quella umana”.

Ispettori al Liceo classico Foscarini di Venezia

Il ministro ha anche parlato del caso delle 3 studentesse del Liceo classico Foscarini di Venezia che hanno deciso di non sostenere la prova orale della Maturità per protestare contro le valutazioni della seconda prova di greco, in cui 10 su 14 maturandi hanno preso un’insufficienza. Valditara ha incaricato il ministero dell’Istruzione e del Merito di verificare se vi fossero stati “errori o abusi da parte dei commissari”.

Sulla vicenda “non abbiamo ancora riscontri – ha puntualizzato -, ma gli ispettori stanno valutando gli elaborati, per capire se le correzioni sono coerenti con la valutazione data. Le ragazze hanno parlato di possibili discriminazioni, di ripicche fra qualche commissario. È giusto verificare e capire cosa è successo per garantire la serietà della scuola”.