Martiri romani del III secolo, i cui nomi vengono introdotti nel Canone romano della Messa da Papa Virgilio, per assicurarne il ricordo e la devozione da parte dei fedeli. Sappiamo che Marcellino era sacerdote e Pietro esorcista. Papa Damaso, nelle sue memorie, riferisce che il carnefice aveva disposto la decapitazione dei due nel bel mezzo di un bosco, proprio perchè ne perisse ogni ricordo: i due dovettero anzi liberare con le loro stesse mani da rovi e sterpaglie la piccola superficie che doveva imbeversi del loro sangue. Una volta uccisi, le loro membra rimangono occultate per qualche tempo in una grotta, finchè, spinta dalla devozione, Lucilla, una pia matrona, dà loro più degna collocazione. Il martirio è avvenuto a Roma al terzo miglio dell'antica via Labicana, l'odierna Casilina.
Altri santi: S. Erasmo, S. Eugenio, S. Nicola il Pellegrino
Il Santo di ieri | Il Santo di domaniquesito (s.m.), incognita (s.m.), dubbio (s.m.), incertezza (s.m.), dilemma (s.m.), complicazione (s.m.), difficoltà (s.m.), preoccupazione (s.m.), pensiero (s.m.), grattacapo (s.m.), seccatura (s.m.), rogna (s.m.)...