Nato ad Alessandria d'Egitto nel 295, è assistente del vescovo Alessandro al Concilio di Nicea e poi gli succede nell'episcopato. Lotta tenacemente contro gli Ariani e per questo subisce molte persecuzioni e viene più volte esiliato. Scrive eccellenti opere a illustrazione e a difesa della vera fede. Muore nel 373. E' universalmente venerato come padre dell'ortodossia e campione della divinità di Cristo, per la cui difesa affronta molte sofferenze. La partecipazione al Concilio di Nicea è un'esperienza che lo segna per tutta la vita. Lotta strenuamente contro gli Ariani che negano la divinità di Cristo e, quando lo mandano in esilio, approfitta di queste pause forzate per ritemprare lo spirito fra i monaci del deserto. Con l'imperatore Valente hanno termine le sue fughe e l'esilio e Atanasio può dedicarsi in pace alla cura dei propri fedeli e agli scritti teologici, per i quali è venerato come uno dei quattro dottori greci della chiesa.
Altri santi: B. Mafalda, S. Josè Maria Rubio Peralta
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