Il Martirologio Romano fa oggi memoria di sette fratelli, nati a Roma nel II secolo, che furono perseguitati a causa della loro fede cristiana e vennero uccisi intorno al 165, sotto Marco Aurelio. Ai tempi dell'imperatore Antonino scoppia una rivolta dei pontefici e viene arrestata e trattenuta in carcere la nobildonna Felicita con i suoi sette figli. Tra essi Gennaro dopo esser stato percosso con verghe e straziato nel corpo, viene ucciso con flagelli piombati; Felice e Filippo vengono ammazzati con bastoni; Silvano gettato in un precipizio; Alessandro, Vitale e Marziale puniti con sentenza capitale. Negli Atti del martirio possiamo leggere: 'Così morti per diversi supplizi, furono tutti vincitori e martiri di Cristo e trionfarono con la madre; volarono in cielo a ricevere i premi che avevano meritato. Essi che per amore di Dio, avevano disprezzato le minacce degli uomini le pene e i tormenti, divennero nel regno dei cieli amici di Cristo che, con il padre e lo spirito santo, vive e regna nei secoli dei secoli'.
Altri santi: Ss. Rufina e Seconda, S. Vittoria, S. Silvano, S. Pietro da Perugia
Il Santo di ieri | Il Santo di domanivoler bene (v.tr.), provare affetto (v.tr.), essere affezionato (v.tr.), essere attaccato (v.tr.), essere legato (v.tr.), essere innamorato (v.tr.), desiderare (v.tr.), invaghirsi (v.tr.), infatuarsi (v.tr.), adorare (v.tr.), idolatrare (v.tr.), sentire solidarietà (v.tr.)...