Nata a Viterbo nel 1234, figlia di un modesto contadino, Rosa trascorre l'infanzia vivendo in una casa d'affitto nella contrada di Santa Maria del Poggio. In una notte del 22 giugno, tra il 1244 e il 1250, le appare la Vergine Maria e la invita a presentarsi dalla superiora delle terziarie francescane e a recarsi con lei e con altre donne in processione alle tre chiese della città. Rosa obbedisce e due giorni dopo, lungo la strada, mentre si reca in processione reggendo la sacra icona, invita i suoi concittadini alla penitenza e alla fedeltà al papa. Nella città pontificia, guelfi e ghibellini non gradiscono troppo i suoi rimproveri ed esiliano lei e la sua famiglia. Il bando dura poco perchè, alla morte dell'imperatore, pronosticata da Rosa, la famiglia può rientrare a Viterbo. Muore nel 1252 e viene canonizzata nel 1457. Nel 1922 il papa Benedetto XIV la nomina patrona della Gioventù Femminile di Azione Cattolica.
Altri santi: S. Coletta, B. Agnese di Boemia, S. Ezio, S. Marciano, S. Vittore
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