Nasce intorno al 410. Divenuto monaco, si serve del dono della profezia per annunciare Cristo. Coraggioso pioniere del Vangelo che, spinto da autentico zelo apostolico intraprende l'evangelizzazione del Norico Ripense (odierna Austria), dirigendosi verso il Danubio nelle zone devastate dal passaggio degli Unni di Attila. Dopo aver soccorso le popolazioni di frontiera, incontra le orde dei nuovi barbari che premono ai confini dell'impero. Vive tra di essi come il più povero, indossando una ruvida tunica e digiunando. Il suo coraggio gli guadagna l'ammirazione dello stesso re degli Alamanni, Gibuldo, che lo vuole come consigliere. Fonda numerosi monasteri per accogliervi le popolazioni allo sbando. Muore l'8 gennaio 482 e i suoi resti sono portati a Napoli dai suoi monaci e collocati nel monastero benedettino che porta il suo nome. (a.effe)
Altri santi: S. Pier Tommaso, S. Massimo di Pavia
Il Santo di ieri | Il Santo di domanilimite (s.f.), termine (s.f.), caduta (s.f.), distruzione (s.f.), crollo (s.f.), rovina (s.f.), finale (s.f.), conclusione (s.f.), chiusura (s.f.), epilogo (s.f.), risultato (s.f.), esito (s.f.)...