Nasce a Limone sul Garda (Brescia) il 15 marzo 1831; è educato a Verona e cresce sotto l'influsso culturale d'Austria. Viene ordinato sacerdote a Trento. E' discepolo di Don Nicola Mazza, uno degli esponenti del movimento missionario; da lui impara a conoscere il dramma della schiavitù degli africani e l'emarginazione di questo popolo. Fonda due istituti missionari, il ramo maschile e quello femminile dei Comboniani. E' uno dei fondatori del fecondo movimento missionario che sorge nel secolo XIX e arriva fino a noi. Il 15 settembre 1864, mentre prega sulla tomba di S. Pietro in Vaticano, gli viene la risposta attraverso ciò che lui chiama 'una grazia' divina, da cui deriva il suo 'piano per la rigenerazione dell'Africa mediante se stessa'. Pensa all'Africa come protagonista di uno sviluppo integrale in tutti gli ambiti della vita sia ecclesiale sia sociale. Insiste sulla formazione della famiglia cristiana e sul ruolo educatore della donna. Le donne africane diventano missionarie e formatrici responsabili fin dal primo momento. E' il primo che porta la donna missionaria nel cuore dell'Africa. Diventa uno dei grandi lottatori contro la schiavitù, con la fondazione di colonie antischiaviste, iniziative presso i governi, azione personale. Vuole che la fede cristiana metta radici profonde nella cultura africana. Muore a Khartum nel 1881. Nel mese di ottobre del 2003, Giovanni Paolo II lo proclama santo.
Altri santi: S. Francesco Borgia, S. Ugolino, S. Cerbonio
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