Ermenegildo, il cui nome in tedesco significa 'dono del dio Irmin', è figlio di Leovigildo che, nel 567, succede ad Atanagildo quale primo visigoto a essere insignito del titolo di re e legato imperiale in Spagna. I Visigoti, relegati definitivamente da Clodoveo nella penisola iberica, sono ariani, a differenza dei Franchi, cristiani cattolici. Anche Ermenegildo, pur avendo una madre cattolica, Teodosia, riceve un'educazione ariana; tuttavia, come già aveva fatto suo padre, sposa una principessa cattolica, Ingonda. Questa è nipote della seconda moglie di Leovigildo, Goswinta, vedova di Atanagildo, ariana 'intransigente'. Goswinta tenta invano di far 'convertire' Ingonda. Per far cessare le tensioni a corte, Leovigildo esilia il figlio Ermenegildo e la nuora a Siviglia. Qui egli abbraccia il cattolicesimo e mette a punto un piano di insurrezione contro il padre, chiamando in aiuto i Bizantini e Svevi, ma viene sconfitto e gettato in carcere a Valencia e a Terragona. Il giorno di Pasqua del 585, gli viene proposto di tornare ariano per riacquistare la libertà e tutti i diritti: egli rifiuta e viene ucciso.
Altri santi: Ss. Valeriano, Tiburzio e Massimo, S. Liduina
Il Santo di ieri | Il Santo di domanireale (agg. e s.m.), effettivo (agg. e s.m.), originale (agg. e s.m.), veritiero (agg.), sicuro (agg.), certo (agg.), attendibile (agg.), credibile (agg.), giusto (agg.), preciso (agg.), esatto (agg.), proprio (agg.)...