Nasce a Bucchiànico di Chieti nel 1550. Suo padre, marchese, uomo d'armi, morendo lascia al figlio l'eredità del suo coraggio e della sua spada. Il giovanotto, recatosi a Roma per curarsi una fastidiosa ulcera al piede, entra all'ospedale S. Giacomo, pagandosi la retta col lavoro come inserviente. Ha modo di vedere le inefficienze e gli nasce nel cuore il desiderio di poter fare qualcosa per i malati: diventa sacerdote e fonda la 'Compagnia dei Ministri degli Infermi'. Tornato a Roma una seconda volta per curarsi il piede, con spirito nuovo, si dedica a curare gli ammalati più gravi. La domenica e le poche ore di libertà le trascorre accanto a S. Filippo Neri, il cui influsso è determinante per l'opera alla quale egli sta per porre mano. E' appena trascorso l'Anno santo del 1575, durante il quale i pochi ospedali romani si sono mostrati del tutto inadeguati a far fronte al ricovero di tanti pellegrini bisognosi di assistenza. Camillo de Lellis fonda allora la congregazione dei Ministri, cioè i servitori degli Infermi, perchè il compito preciso dei membri della nuova congregazione è quello di votarsi alla cura spirituale e all'assistenza corporale degli ammalati. Per vent'anni guida come superiore generale i suoi religiosi, mai però disdegnando il servizio quotidiano agli ammalati. Muore il 14 luglio 1614.
Altri santi: S. Ciro, S. Giusto, S. Guido, S. Liberto, S. Marciano
Il Santo di ieri | Il Santo di domanimuoversi in acqua (v.intr.), spostarsi in acqua (v.intr.), andare a nuoto (v.intr.), essere immerso (v.intr.), sguazzare (v.intr.), galleggiare (v.intr.), percorrere a nuoto (v.tr.)...