Nasce nel 1737 da padre napoletano e madre castigliana, settimo di otto figli. Formatosi nelle scuole della Compagnia di Gesù, diviene poi sacerdote gesuita. Il suo primo quinquennio di sacerdozio (1762-67) è caratterizzato dalle tensioni che Portogallo, Francia e Spagna manifestano contro la Compagnia, che culminano con la soppressione dell'Ordine da parte di papa Clemente XIV. Fino a che la Compagnia non viene riabilitata, Giuseppe assiste i suoi confratelli esiliati ed ammalati. Diviene poi maestro dei novizi e provinciale d'Italia; quindi è nominato vicario generale dei gesuiti in Russia, dove l'Ordine è sopravvissuto. Muore il 15 novembre 1811 a Bologna. Giuseppe Pignatelli è un importante esponente dell'ordine gesuita. Opera in uno dei momenti più difficili della Compagnia di Gesù. Subisce persecuzioni, è ingiuriato ed esiliato, ma non si dà mai per vinto, ricominciando sempre daccapo il suo lavoro. Considerato l' 'eroe dei gesuiti nella diaspora', è importante anello di congiunzione fra l'antica e la nuova Compagnia. Con grande santità e spirito di servizio si prende cura di tutti i gesuiti erranti, deve trovare loro alloggio, cibo e lavoro. La causa di beatificazione, aperta nel 1842 e poi lungamente interrotta, sarà ripresa da Leone XIII. Beatificato da Pio XI il 25 febbraio 1933, è canonizzato da Pio XII il 12 giugno 1954.
Altri santi: S. Alberto Magno, S. Leopoldo il Pio, S. Eugenio, S. Felice di Nola
Il Santo di ieri | Il Santo di domaniparassita (s.m.), persona spregevole (s.m.)...