Nasce a Muo Lucano in provincia di Potenza il 16 aprile 1726. Suo padre è sarto e Gerardo lo segue nella professione. Nel 1749 entra nella Congregazione dei Redentoristi, dove è modello di fede e di umanità; uomo capace di accettare e sopportare le penitenze, inflittegli anche, a volte, ingiustamente. Muore di tubercolosi il 16 ottobre 1755. E' il patrono della Basilicata. Emette i voti religiosi perpetui come 'fratello coadiutore' nel 1752. Lavora come sarto, sagrestano, infermiere e infine economo; percorre così le strade del Vulture e della Capitanata, organizzando collette di denaro e di viveri. Durante i suoi viaggi non perde l'occasione di svolgere anche un'intensa attività di tipo missionario, diventando, fatto insolito per un laico, consigliere spirituale delle monache Carmelitane di Ripacandida e delle Benedettine di Corato. L'episodio della calunnia mossa contro la sua condotta, da una ragazza, gli procura molte sofferenze morali che lui accetta con animo pieno di fede e di mansuetudine.
Altri santi: S. Edvige, S. Margherita Maria Alacoque, S. Guglielmo, S. Fortunato
Il Santo di ieri | Il Santo di domanifelice (agg.), raggiante (agg.), gioioso (agg.), contento (agg.), brioso (agg.), spensierato (agg.), ilare (agg.), festoso (agg.), divertente (agg.), scherzoso (agg.), piacevole (agg.), ridente (agg.)...